Cesare Cremonini, il lutto che lo ha lasciato senza parole. “Quando gli ho parlato ho pensato: ora mi fulmina”

Un aneddoto rivelato dal cantautore bolognese ci fa capire che persona fosse Sinisa Mihajlovic al di fuori del campo, ed è tutto da ridere.

Cesare Cremonini racconta l'episodio divertente in cui conobbe Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic e Cesare Cremonini (Blueshouse.it)

Sinisa Mihajlovic se n’è andato da un anno esatto a causa della grave malattia della quale soffriva. Era il 16 dicembre del 2022 quando l’allenatore serbo, diventato famosissimo quando calcava i campi di calcio per via della sua infallibilità sui calci di punizione, si spense.

Aveva 53 anni ed a vincerlo era stata la leucemia mieloide acuta della quale soffriva sin dall’estate del 2019. Questa cosa non lo ha mai fermato. Con la sua forza di volontà Mihajlović ha sempre affrontato la malattia cercando di avere la meglio senza rinunciare alle cose che faceva nella quotidianità.

Dall’allenare al fare tanto altro. Ad un certo punto però Sinisa ha dovuto fermarsi, e nel frattempo era arrivato anche l’esonero dal Bologna. Per quanto duro in campo e con delle idee politiche ritenute non condivisibili da diversi, Mihajlovic era comunque apprezzato e stimato da chiunque.

Mihajlovic, un imbarazzatissimo Cesare Cremonini rivela come andò

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Sinisa Mihajlovic (Blueshouse.it)

Tifosi delle sue squadre e di quelle rivali ed avversari in campo ne hanno sempre elogiato il suo sapere essere un uomo vero. Di lui parla Cesare Cremonini, che di Bologna è nativo e che del Bologna è un tifoso. Mihajlovic ai supporter rossoblu ha lasciato un ottimo ricordo, con delle salvezze comode raggiunte ogni volta con largo anticipo, sotto alla sua gestione.

Ed anche il suo ritorno in panchina (lui aveva già allenato il Bologna dieci anni prima) aveva portato alla permanenza degli emiliani in Serie A. Sotto alle due Torri tutti quanti lo amavano ed ancora lo amano. Cremonini racconta di avere incontrato Sinisa in un ristorante nel capoluogo emiliano.

Entrambi guardarono una partita insieme in una saletta privata e sulle prime ci fu un silenzio che soprattutto il cantautore trovava imbarazzante. L’allenatore invece faceva pretattica “studiandolo” per capire che persona fosse.

Poi quella diffidenza iniziale che può esserci tra due persone che si danno a parlare per la prima volta svanì. E grazie ad un tatuaggio di Cesare Cremonini raffigurante il grande Freddy Mercury. E che Mihajlovic scambiò “per un re serbo”. Aveva fatto seguito una fragorosa risata da parte di entrambi. Quello è stato l’inizio di una grande amicizia, fatto di scambi di messaggi e di doni.

Nel primo anniversario della morte di Sinisa, sua moglie Arianna Rapaccioni – alla quale è stato sempre legato sentimentalmente sin dal loro incontro avvenuto nel febbraio del 1995 – ha svelato quelle che sono state le ultime parole di lui prima di andarsene.

La Rapaccioni e Mihajlovic hanno avuto i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas. Lui aveva avuto anche un altro figlio nel 1993 da una precedente relazione, ma incontrò l’allora bambino solamente nel 2005.

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