Perché alcuni hanno levato un coro di proteste nei confronti di Paolo Del Debbio dopo l’intervento della premier a “Dritto e Rovescio”.
Paolo Del Debbio e Giorgia Meloni sono stati protagonisti di un momento televisivo che ha suscitato non poche reazioni. Tanto nel bene quanto nel male. Il giornalista, all’interno della sua trasmissione “Dritto e Rovescio” ha ospitato la presidente del Consiglio.
Diversi sono i temi toccati dalla premier, che ha risposto alle domande di Del Debbio mostrando di essere in buona confidenza con quest’ultimo. Questo avviene perché c’è evidentemente una convergenza ideologica per quanto riguarda le loro idee politiche, che quindi con tutta probabilità coincidono.
Del resto Mediaset non è certo schierata “dall’altra parte”, e questo si evince da diversi altri programmi della azienda di Cologno Monzese. Il quotidiano “La Repubblica” ha posto l’accento su quanto i toni utilizzati siano stati fin troppo amichevoli, con Giorgia Meloni che ha trovato i tappeti rossi in questa sua presenza in tv.
“La Repubblica” infatti parla di assenza totale di autocritica e di contraddittorio da parte della sinistra, che anzi, ha ricevuto delle bordate per nulla velate da parte della Meloni. Con Del Debbio che forse avrebbe dovuto fare presente la cosa. Inoltre non c’è stata alcuna ammissione di responsabilità su degli aspetti che invece sono costati proteste e scioperi contro l’attuale Esecutivo.
Paolo Del Debbio e Giorgia Meloni, era il caso?
Sia chiaro, nessun governo è dotato di bacchetta magica e certe problemi richiedono anni, anche più dei cinque concessi ad ogni mandato (quando capita che lo stesso rispetti la naturale scadenza). Ma forse non era il caso di fare così tanti proclami e di trasformare ulteriormente Rete 4 in “Rete Meloni”.
Così come in passato non era il caso che, sulla Rai, alcuni esponenti di sinistra ricevessero lo stesso trattamento. Il fatto è che risulta difficile restare in perfetto equilibrio in certi contesti ed in certi momenti. E Del Debbio, che è unanimamente riconosciuto come un professionista esemplare (con Giuseppe Conte una settimana fa professionale lo era stato eccome), complice il buon rapporto che ha con la Meloni, ha finito con il tirare in mezzo l’Amatriciana.
Sui social si è creata la solita, immancabile diatriba tra guelfi e ghibellini. I detrattori della Meloni sostengono che lei avrebbe dovuto scegliere un’altra platea anziché quella “comoda” di Rete 4, per dimostrare di essere la presidente di tutti.
Altri ancora le contestano le nuove misure anti povertà, con in particolare l’Assegno di inclusione, in alcuni casi rende non idonei a ricevere i previsti aiuti economici persino chi è fragile e disabile ritenuto non occupabile.
Tutta colpa dell’Isee, se questo strumento conteggia i soggetti citati come facenti parte di un nucleo familiare, anche se in regime di pensione in fatto di fonte di reddito principale. Ciò si evince in base alle testimonianze di più di un utente sui social.
Questa e tante altre sono le risposte che il Governo è chiamato a dare con il lavoro nei prossimi mesi, cercando di stare il più possibile alla lontana dalle polemiche. Cosa che la Meloni è stata brava a fare in merito alla vicenda che tira in ballo Andrea Giambruno. Tutti e due stanno riuscendo a gestire la loro vita privata dopo la rottura del legame sentimentale che li univa.
