Artista molto amato, Marco Mengoni riserva alcune sorprese: scopri alcune curiosità sul cantante 35enne, dalla sua prima band all’università.
Ad oggi Marco Mengoni è uno degli artisti italiani più amati. Il suo successo ha inizio con la vittoria ad X Factor 2009, ma il suo percorso nel mondo della musica ha inizio ben prima di quell’esperienze. Di seguito troverai alcune curiosità sul suo conto che in pochi conoscono.
Non solo cantante: Marco Mengoni ha lavorato anche in altri ambiti
Il 25 dicembre Marco Mengoni ha soffiato le sue 35 candeline. Il cantante, ad oggi, è stato due volte vincitore del Festival di Sanremo, nel 2013 con L’essenziale e dieci anni dopo con Due Vite, e può vantare moltissimi altri successi. Ma prima di tutto ciò ha dovuto mantenersi e lavorare in altri ambiti. In un’intervista a Sette ha raccontato che la vita di provincia gli è sempre stata stretta, sognava altro nella vita. Perciò a 16 anni ha lasciato casa per trasferirsi a Roma e per mantenersi ha lavorato come barista in un pub e come fonico in uno studio registrando pubblicità.
La sua carriera da solista inizia prende il volo nel 2009 quando vince X Factor, ma in un’intervista del 2023, sempre a Sette, ha rivelato di aver fatto anche parte di una band. Durante il periodo delle scuole medie, ha studiato pianoforte e poi di chitarra.
All’età di 13/14 anni, insieme ad un gruppo di amici, ha fondato la sua prima band The Brainless, che oltre a suonare alcuni inediti, si dedicavano maggiormente al genere rock, punk e a cover dei Deep Purple. A quei tempi Mengoni era alle tastiere e ai cori, ma la sua potenzialità canora fu ben presto notata. Con l’incoraggiamento di sua madre fondò un secondo gruppo, The Play Mars, nel quale era cantante e riusciva a dare sfogo appieno alla sua passione.
La sua vita dopo X Factor: il bisogno di mantenere la mente allenata
Il successo dopo X Factor e Saremo è stato incredibile, e non si è mai tirato indietro difronte agli ostacoli. Marco Mengoni ha confessato di avere sempre bisogno di stimoli e di tenere la mente allenata, in modo da non cadere vittima dell’ansia pre-concerto. Per farlo si dedica spesso a viaggi e uno importante l’ha fatto prima di pubblicare l’album Atlantico (2018). Mengoni in quel periodo ha viaggiato il mondo in solitaria, raccontando spesso di essersi messo in situazioni strane, come per esempio fare l’autostop a Cuba.
Un grande cambiamento è avvenuto, in seguito, nel 2020 con la pandemia. Alcuni giorni prima che partisse per New York, doveva aveva preso appartamento, l’aereo che doveva prendere, come tanti altri, è stato annullato. Chiuso in casa a non fare nulla, non avrebbe portato a niente, visto il suo bisogno di mantenere il cervello allenato. Così si è iscritto all’università, al corso di Psicologia. Ha raccontato che alcuni esami sono andati bene e l’hanno anche aiutato nella scrittura dei suoi più recenti album.