Oltre la melodia: i tanti punti che sorreggono “Notte prima degli esami”, una delle canzoni più famose di Venditti ed in cui il cantautore ha inserito la vita sua e di milioni di persone.
“Notte prima degli esami” di Antonello Venditti rappresenta la colonna sonora della vita di milioni di persone in Italia. Ed ogni anno, ciclicamente tra i mesi di giugno e luglio viene presa come punto di riferimento per tantissimi maturandi e magari anche laureandi che sono alle prese con l’ultimo esame prima del conseguimento del tanto sudato “pezzo di carta”.
Il motivo è ovvio: “Notte prima degli esami” parla del passo finale a scuola. Cosa che per tanti rappresenta il primo, vero traguardo della propria vita. Non importa se poi gli studi finiranno lì o continueranno. Ottenere un diploma od una laurea rappresenta un punto molto importante, che corona tutti gli sforzi fatti per arrivare fino a lì.
Composto nel 1984, “Notte prima degli esami” è da inquadrare come un brano fortemente autobiografico. All’interno del quale Venditti parla della estate vissuta nel corso degli anni Sessanta, quando anche lui, allora giovanissimo, superò la maturità.
Nel testo, il cantautore romano fa riferimento a Claudia, la ragazza della quale si innamorò e che gli fece dimenticare per un po’ l’apprensione per la cruciale prova scolastica. Sono tanti i riferimenti proprio a temi didattici noti a tutti: Dante, Ariosto, la matematica, la preoccupazione della vigilia, con un sonno che fatica a prendere il sopravvento.
C’è una forte, forte voglia di stare proprio con Claudia, che però il giovane Venditti non vedeva da una settimana sempre per via della necessità di doversi preparare. Altri riferimenti noti di “Notte prima degli esami” sono i quattro ragazzi con la chitarra, ovvero lo stesso Venditti e gli amici Giorgio Lo Cascio, Francesco De Gregori ed Ernesto Bassignano.
Ed ancora, ci sono “le bombe delle sei che non fanno male”, ovvero una allusione alla situazione politica assai movimentata di quei tempi, che sarebbe sfociata nelle proteste studentesche del ’68. Bellissima è la metafora concepita da Antonello Venditti delle “tue cosce tese chiuse come le chiese”, così come il gioco di distanze “Gli esami sono vicini, e tu sei troppo lontana”.
E quel “Notte prima degli esami, notte di polizia” sintetizza al meglio il significato del brano e della vita di tanti: non si esce prima degli esami, si postpone tutto in nome di un grosso dovere, in una notte “di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni”.
Una “notte di sogni, di coppe e di campioni (riferimento senz’altro al percorso che fece la Roma nella allora Coppa dei Campioni, che due mesi dopo l’uscita della canzone, avrebbe perso in maniera cocentissima la finale contro il Liverpool, n.d.r.), notte di lacrime e preghiere”.
E tutto si chiude con un Antonello Venditti sotto alle luci della ribalta, ormai famoso e realizzato. La canzone venne composta ricordando come il cantautore venne lasciato da Simona Izzo, che si sarebbe poi legata sentimentalmente a Maurizio Costanzo.
Il quale però avrebbe visto in Maria De Filippi la sua definitiva compagna di vita. E quest’ultima non dimenticherà mai a sua volta il compagno, scomparso a febbraio del 2023. Giusto ora Venditti ha parlato della sua canzone, probabilmente la sua più importante mai composta, svelando un timore che riguardava la maturità.
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