Parla in diretta televisiva a “Dritto e Rovescio” il leader del M5S. Giuseppe Conte esprime una opinione che sorprende gli elettori di destra.
Le manganellate della polizia contro gli studenti – diversi dei quali minorenni – che sono avvenute a Pisa nei giorni scorsi nel corso di una manifestazione a sostegno del popolo palestinese non si placano. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva parlato di sconfitta che non si può nascondere quando succedono cose come questa.
E purtroppo il confine tra chi ha agito nel bene e chi ha avuto torto è molto labile. Da entrambe le parti indubbiamente ci sono stati coloro che hanno assunto dei comportamenti appropriati ed altri che invece hanno esagerato. Non è questa la sede per stabilire chi abbia avuto ragione o meno.
Fatto sta che delle manganellate della polizia contro gli studenti se ne continua a parlare in televisione. In particolare è la trasmissione “Dritto e rovescio” condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4 ad affrontare questo delicato argomento. Il giornalista ha voluto sentire il parere di Giuseppe Conte in proposito.
E l’ex primo ministro, leader del Movimento Cinque Stelle, ha espresso il proprio parere in modo netto, imparziale ed al di sopra di qualsiasi appartenenza a questa o quella ideologia politica. Proprio come un politico dovrebbe fare.
Conte super partes, cosa ha detto sulle forze di polizia
Molti quotidiani di destra esagerano nel sostenere che Conte “sia stato costretto a dare ragione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi”. In realtà la cosa andrebbe vista senza alcuna forzatura, se davvero si vuole essere corretti e seguire una linea deontologica, oggettiva e davvero professionale.
E Conte è stato giusto nel prendere le distanze da una consigliera regionale della Toscana che aveva descritto gli agenti di polizia coinvolti con termini poco appropriati. Il sunto del discorso dell’ex premier è che non si fanno processi sommari alla Polizia né alle forza dell’ordine.
Tant’è vero che il Movimento Cinque Stelle non ha assolutamente prodotto alcuna dichiarazione contraria nei confronti di qualsivoglia tutore della legge, ad eccezione di quella consigliera, sostiene Conte. Ma i pentastellati ce l’hanno con il Governo per un presunto clima repressivo, del quale, a detta dell’ex premier, è lo stesso ministro Piantedosi a doverne rispondere.
Giuseppe Conte cita come esempio a sostegno di questa sua tesi l’esistenza di una norma che certifica la creazione deliberata di blocchi stradali come reato penale. Se ne parla nel decreto sicurezza, “e prima il tutto era indicato come illecito amministrativo. Segno che il governo Meloni ha intenzione di affidarsi a delle regole che si allontanano da quelle di un normale Paese democratico, questa è repressione”.
E per finire, Conte cita un altro esempio ancora più forte, se vogliamo. “Ricorderei a tutti la presenza del viceministro Bignami, uno che se la spassa ad indossare l’uniforme nazista nelle occasioni di festa. E che attaccò duramente la polizia per non avere caricato gli sfollati dell’Emilia-Romagna che avevano manifestato in maniera composta e civile per chiedere tutela e protezione”.
In merito a Paolo Del Debbio invece, di recente il giornalista Mediaset non è stato molto bene. Ma per fortuna si è trattato di qualcosa di passeggero.
Manganelli contro gli studenti, @GiuseppeConteIT: “Noi si fanno processi sommari alle forze di polizia”#Drittoerovescio pic.twitter.com/GDuIcOQcx7
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) February 29, 2024