Fabio De Luigi e Stefano Accorsi insieme al cinema: tutto quello che devi sapere su “50 km all’ora”

Fabio De Luigi e Stefano Accorsi per la prima volta insieme sul grande schermo: tutte le info sul film “50 km all’ora”

Fabio De Luigi e Stefano Accorsi film
Fabio De Luigi e Stefano Accorsi in una scena del loro ultimo film (Bluehouse.it)

È uno dei film più attesi del nuovo anno, dopo l’uscita di Santocielo di Ficarra e Picone e del nuovo lavoro di Alessandro Siani, arrivato in sala ieri 4 gennaio, e vede sul grande schermo una coppia inedita di attori: Fabio De Luigi e Stefano Accorsi. Si tratta di “50 km all’ora”, distribuito da Eagle Picture, che vede De Luigi tornare dietro la macchina da presa. Una produzione strana, come l’ha definita il suo ideatore, “un film contemporaneo in costume”.

I due noti attori ricoprono il ruolo di due fratelli che a distanza di anni si ritrovano e compiono un viaggio insolito, nella loro terra e nei luoghi del passato. Un road movie che porta gli spettatori indietro nel tempo, che insieme a Fabio De Luigi e Stefano Accorsi fa sorridere ma anche riflettere.

Fabio De Luigi e Stefano Accorsi al cinema: cosa sapere sul film

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Fabio De Luigi e Stefano Accorsi in un frame di “50 km all’ora” (Bluehouse.it)

Fabio De Luigi e Stefano Accorsi raccontano una storia di famiglia, loro sono due fratelli rispettivamente nei panni di Rocco, sobrio e contenuto, e di Guido, decisamente più sbruffone, che dopo anni di silenzi si ritrovano per via della morte del loro papà, interpretato da Alessandro Haber. I due lentamente recuperano quello che avevano perso o semplicemente abbandonato e così decidono di realizzare un vecchio progetto di cui avevano sempre parlato quando erano adolescenti ma mai messo in atto: uno strano viaggio.

È quello da fare in motorino, non quello moderno però ma usando i mezzi che si usavano ai loro tempi percorrendo le strade della loro Emilia Romagna a 50 km all’ora, appunto, disperdendo le ceneri del padre sulla tomba della loro amata mamma. Come ha raccontato lo stesso Fabio De Luigi i motorini della sua generazione erano il Ciao e il Califfone, proprio quelli che vediamo nel film: “li abbiamo trovati da un meccanico di Roma – ha raccontato – Volevo che fossero come dei costumi di scena, il suo più esagerato e tamarro, con le frange, e il mio più sobrio, ma con una marmitta, la trombetta e una sella sgraziata”.

Il legame con l’Emilia Romagna

Per Fabio De Luigi questo film è un ritorno alle radici, non solo dal punto di vista della provenienza, ma anche sul lavoro del set (in quanto ha svolto anche il ruolo di sceneggiatore insieme a Giovanni Bognetti) e insieme a lui ha trascinato l’emiliano Accorsi ispirandosi al film tedesco “25 km/h”. Nel suo lavoro ha voluto portare la sua terra, i paesaggi dell’Appennino e la riviera, come anche le saline scegliendo anche attori che l’Emilia la rappresentano perché ci sono nati o perché ne hanno un forte legame. Tra questi Vito e Paolo Cevoli, Elisa Di Eusanio, Beatrice Schiros, Marina Massironi, Giorgia Arena, Barbara Abbondanza, Miriam Previati e Alessandro Haber.

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