Agli Oscar europei la spunta “Anatomia di una caduta”, dramma francese diretto da Justine Triet, Matteo Garrone a mani vuote.
Purtroppo, il regista nostrano Matteo Garrone (“L’imbalsamatore”, “Gomorra”, “Reality”, “Dogman”) è tornato a mani vuote dagli European Film Awards (EFA) di Berlino, gli Oscar europei. Selezionato tra i migliori film con la pellicola “Io Capitano”, alla fine non ha vinto alcun premio. A trionfare è stato il dramma francese diretto da Justine Triet “Anatomia di una caduta”.
La regista francese, autrice di ottimi film quali “Tutti gli uomini di Victoria” e “Sibyl – Labirinti di donna”, ha vinto il prestigioso premio, mentre, per gli attori, a essere acclamati sono stati Sandra Hüller, l’attrice tedesca protagonista di “Anatomia di una caduta”, e il grande attore danese Mads Mikkelsen, interprete di “The Promised Land”, film diretto da Nikolaj Arcel.
Delusione per Matteo Garrone, il suo “Io Capitano” resta senza premi agli Oscar europei
Così come “Io Capitano”, che racconta l’avventura di due emigrati africani verso l’Europa, è tornato in patria a mani vuote, anche la pellicola “La Chimera”, diretta da Alice Rohrwacher e con protagonista l’attore britannico Josh O’Connor, è rimasta quasi a secco di premi, salvo la vittoria come migliore scenografia, l’Excellence Awards.
Niente premi anche per i due film di animazione “Linda e il Pollo”, di Chiara Malta, e “Mary e lo Spirito di Mezzanotte”, diretto da Francesco D’Alò. Durante la rassegna è stato consegnato il premio alla carriera all’attrice inglese Vanessa Redgrave.
Insomma, a trionfare agli European Film Awards è l’opera della regista Justine Triet, la quale, durante il ritiro del premio sul palco, ha dichiarato “è bellissimo ricevere queste attenzioni, le persone dicono che il personaggio della mia storia gli ricorda la loro vita. Il film risuona nelle persone con tanta intimità”.
I premi vinti durante gli European Film Awards
Altre pellicole vincitrici sono state “Robot Dreams”, il film di animazione diretto da Pablo Berger, nel quale un cane e un robot diventano grandi amici, mentre l’European Discovery Prix Fipresci è andato al film spagnolo “20.000 specie di api”, diretto da Estibaliz Urresola Solaguren, che in precedenza aveva vinto anche l’Orso d’Argento di Berlino.
Miglior documentario, invece, è stato “Smoke Sauna Sisterhood”, dell’estone Hanna Hints, incentrato su una sauna tutta al femminile. Una storia intima che ha colpito il pubblico e la critica. Dopo il minuto di silenzio per la Pace nel Mondo, è stato il protagonista di “Io Capitano”, il senegalese Sarr Seydou, a ringraziare Garrone per avergli cambiato la vita. Tra le pellicole favorite, ma che non ha vinto nulla, è stata “Foglie al vento”, di Kaurismaki, candidato a cinque premi.