Matteo Garrone e Paola Cortellesi hanno sbancato ai Nastri d’Argento, grazie a due pellicole impegnate e molto attuali.
Durante la scorsa stagione cinematografica due film italiani hanno sbancato al botteghino. Stiamo parlando di Io Capitano di Matteo Garrone e, soprattutto, di C’è ancora domani, diretto e interpretato da Paola Cortellesi. Quest’ultima pellicola, in particolare, è stata proiettata in sala per mesi e non ha mai visto scemare l’interesse del pubblico.
Non è un caso che il film sia arrivato a incassare oltre 44 milioni di euro, attestandosi come uno dei più apprezzati degli ultimi anni. A confermare il valore e il successo dei due film vi sono anche i numerosi Nastri d’Argento ottenuti. Il nastro d’Argento è il più antico riconoscimento cinematografico assegnato in Italia, conferito dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani a partire dal 1946.
Io Capitano e C’è ancora domani: ben 12 Nastri d’Argento per i film evento del cinema italiano
A vincere la competizione è stato proprio Io Capitano, che ha ottenuto il Nastro al miglior film, oltre a 6 altri riconoscimenti tra i più importanti. In particolare Io Capitano ha ottenuto anche il premio alla miglior regia, alla miglior produzione, miglior fotografia, miglior montaggio, sonoro in presa diretta e casting. Non a caso lo stesso film era stato candidato anche agli Oscar 2024, tra i finalisti dei Migliori film stranieri.
Anche Paola Cortellesi ha ottenuto ben 5 premi, più un riconoscimento bonus che per l’attrice deve essere stato una grande soddisfazione: un premio creato ad hoc per celebrare il miglior esordio. Tra le altre pellicole premiate troviamo anche titoli del calibro di Palazzina Laf di Michele Riondino, che ha ottenuto il Nastro alla sceneggiatura, al miglior attore protagonista (Riondino), al non protagonista (Elio Germano) e alla canzone originale (La mia terra).
Temi scottanti di attualità: così trionfano ai Nastri d’Argento
La caratteristica principale dei film premiati è proprio quella di far luce su alcune tematiche di attualità particolarmente scottanti. Io Capitano tratta infatti dell’emigrazione africana verso l’Europa, mentre il film di Cortellesi è incentrato sulla figura della donna e in particolare sulla violenza e sui diritti delle donne. Palazzina Laf, infine, tratta delle vicende dei lavoratori, che nel film sono impiegati all’Ilva di Taranto, ma che potrebbero essere lavoratori di una qualunque altra grande azienda italiana che sfrutta i propri dipendenti.