Le 7 curiosità sconosciute della sit-com “Happy Days” vengono svelate ai suoi fan in occasione dei suoi 50 anni.
La situation comedy statunitense “Happy Days” ha compiuto 50 anni. Il 15 gennaio 1974 veniva trasmessa in tv la prima puntata della sit-com ambientata nel Wisconsin. Per festeggiare l’universo seriale che ha come protagonista Richard Cunningham, noto anche come semplicemente Richie, alcuni appassionati hanno deciso di svelare al restante del fandom le 7 curiosità sconosciute dalla maggior parte degli spettatori.
La famiglia Cunningham, i suoi ospiti e i suoi mentori, tra cui – in primis – l’iconico personaggio di Fonzie, ha tenuto compagnia a migliaia di spettatori per dieci anni, fino al settembre del 1984. Dal giorno in cui il susseguirsi di vicende legate all’universo di Richie, dei suoi amici e della sua famiglia, si è arrestato: la sit-com non ha però concluso il suo percorso.”Happy Days” è stata più volte riproposta sui piccoli schermi di tutto il mondo dando la possibilità di entrare nell’immaginario collettivo anche dalle generazioni successive. Ma quali sarebbero, allora, le curiosità sfuggite nel corso del tempo anche ai più affezionati fan alla serie tv?
Mentre il caso del successo produttivo di “Mare Fuori” continua anch’esso a far parlare di sé, si può ricordare che “Happy Days” approdò sugli schermi televisivi italiani soltanto nel 1977. Ovvero tre anni dopo la sua prima messa in onda sull’emittente ABC.
Un’altra curiosità riguarda il leader del gruppo di amici di Richie, Fonzie. La caratterizzazione del suo personaggio ebbe un tale effetto sugli spettatori che quasi tutti iniziarono ad associare Fonzie alla serie tv, come se fosse lui il reale protagonista della storia. A questo fenomeno gli studiosi di serie tv hanno dato il nome di “sindrome di Fonzie”. Fonzie, alias Henry Winkler, ha indossato ben 5 giacche di pelle differenti durante tutta la durata dello show. Ma soltanto due sarebbero sopravvissute.
La prima giacca di pelle l’ha conservata Winkler stesso. La seconda, invece, fa parte della collezione di un museo di Washington. Nonostante “Happy Days” rimanga ben lontana dal più recente spirito fantasioso tipico dell’indimenticabile “Fantaghirò”, pare sia ugualmente riuscita a conquistare i suoi spettatori. Grazie, soprattutto, al rinnovamento della sua sigla: a partire dalla terza stagione.
Dopo la scelta del brano anni Cinquanta, “Rock around the clock”, per le prime 2 stagioni, il compositore statunitense Charles Fox decise di scrivere una nuova canzone che potesse accompagnare gli spettatori nell’incipit delle successive puntate della serie. La scelta di un contenuto originale, realizzato appositamente per “Happy Days”, fu molto apprezzata dai telespettatori. Nel 2008 un musical prenderà ispirazione dalla 4 stagione della sit-com per poi arrivare, sotto altre forme, anche in Italia.
Se l’universo del fandom di “Happy Days” appare – ad oggi – sconfinato (basti osservare la pagina @fonzie_happydays su IG da cui sono tratte le immagini qui presenti), lo è anche l’amore per una delle comparse più amate della storia della sit-com. Sembra che la prima visita di Mork, alias Robin Williams, sul piccolo schermo sia dovuta alla volontà, della sua mente creativa (Garry Marshall), di esaudire il desiderio della propria figlia di vedere un alieno nella serie.
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