Il nuovo film uscito su Netflix intitolato “Il Mondo dietro di te” vanta una collaborazione straordinaria: vediamo insieme come Barak Obama sia entrato in gioco
La piattaforma streaming Netflix lancia un nuovo film che promette ascolti da record ed un successo di pubblico straordinario. Tratto dal romanzo di Rumaan Alam il lungometraggio del 2023, “Il mondo dietro di te” sta spopolando dal primo giorno di uscita, risultando magnetico e al tempo stesso inquietante, in grado di tenere incollati gli spettatori allo schermo.
Complici anche le ottime interpretazioni dei suoi attori protagonisti come Julia Roberts, Mahershala Ali, Ethan Hawke e un cameo di Kevin Bacon, la vicenda cattura e intriga, con tutti gli ingredienti di un thriller sociale in versione apocalittica che si svela man mano, in una terrificante angoscia montante, subdola, sotto traccia, ma spietata.
La trama
Lei è Amanda una pubblicitaria stressata e dichiaratamente misantropa, lui è Clay, professore di comunicazione al college, tranquillo e devoto. Una mattina la moglie informa il marito di aver affittato una casa a Long Island per il weekend e di volerci andare con i due figli adolescenti, Archie e Rose, per staccare e ricaricare le pile. La famiglia giunge a destinazione, la casa è magnifica e inizia quella che sembra essere una bellissima e rilassante vacanza.
Ma da subito alcuni avvenimenti inquietanti sparigliano le carte in tavola, a cominciare dal fatto che i dispositivi digitali ed elettronici smettono di funzionare. Nella notte poi compaiono alla porta padre e figlia, dichiarando di essere i proprietari della villa e di aver bisogno di fermarsi per la notte a causa di un black out avvenuto in città che non permette loro di rientrare a casa. Amanda non si fida e sospetta da subito, mentre Clay è più disponibile e accogliente. La tensione è palpabile e non accenna a diminuire, anzi.
Il progetto
In un susseguirsi di inspiegabili eventi, attacchi informatici e lo spettro del terrorismo, l‘isolamento e l’impossibilità di avere notizie, cresce l’inquietudine e al tempo stesso la curiosità impellente di capire cosa stia realmente succedendo ai protagonisti di questa pellicola ben congeniata ed originale, perché il coinvolgimento è immediato, perché è una storia contemporanea, perché potrebbe realmente accadere. Ricco di immagini simboliche e di citazioni del genere, una su tutte Hitchcock, il film disorienta e affascina, turba e smarrisce, senza dare risposte, lasciando sospese le domande.
Sam Esmail fa di nuovo centro, ma non da solo. I coniugi Obama firmano con lui il progetto, come ci spiega la Repubblica, che racchiude temi come lo scontro generazionale, le relazioni umane, le diffidenze interraziali e la paura della fine del mondo in sottofondo. Gli Obama si sono scoperti fan del libro di Alam ed hanno fortemente voluto partecipare, come produttori esecutivi, dando la loro visione della mancanza di empatia della società moderna, enfatizzata nei momenti di crisi, e contribuendo a rendere realistici i momenti che svelano man mano le possibili cause dell’incubo in cui le due famiglie piombano, in una natura che si ribella e spaventa, alla pari della perdita del controllo della tecnologia in una terrificante apocalisse informatica che fermerebbe il mondo.