A 25 anni dalla sua uscita torna nelle sale il capolavoro assoluto di Claudio Caligari, L’Odore delle Notte. Un’occasione da non perdere per scoprire un film di nicchia che è diventato un vero e proprio cult
Nel 1998, 25 anni fa, l’Italia viene attraversata, senza troppo scomporsi, da quello che oggi possiamo definire un vero e proprio capolavoro della cinematografia nazionale. Un cult movie. Un’opera che, se fosse uscita in questi anni, e magari, per eccesso di esterofilia, si fosse intitolata The Smell of the Night avrebbe avuto un riscontro maggiore. Parliamo, ovviamente, de L’Odore della Notte del compianto Claudio Caligari.
Il film, interpretato dagli allora giovanissimi ed emergenti Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Giorgio Tirabassi è uno dei tre film del regista di Ancona morto nel 2015. Gli altri due, Amore Tossico e Non Essere Cattivo, sono passati, come quello di cui parliamo, al rango di cult senza essere stati apprezzati a dovere al momento dell’uscita. La pellicola, al tempo il digitale era solo per grandissime produzioni, narra la storia di una banda di criminali di borgata che dà l’assalto al Centro ricco della Città. Ambientato nella Roma di fine Anni Settanta, primi Anni Ottanta, è un noir bellissimo, coraggioso e da scoprire e riscoprire.
Da scoprire e riscoprire in primo luogo perché, al di là di alcune candidature al Nastro d’argento, non ha mai ricevuto premi e riconoscimenti. In secondo luogo, perché come sottolineano in molti, non ha nulla da invidiare ai film di Quentin Tarantino. Il Remo Guerra interpretato da Mastandrea, poliziotto di giorno e criminale di notte, è assolutamente aderente al Seth Gecko di George Clooney in Dal Tramonto all’Alba o al Vincent Vega di John Travolta in Pulp Fiction.
Ma non solo. Il film in questione può essere, a buon titolo, considerato il padre legittimo di serie tv di grandissimo successo come Romanzo Criminale, Suburra o Gomorra. Ne ha anticipato i tempi, la narrazione, la modalità di sviluppo e il linguaggio. Tutte elementi che, solo un genio, come spesso accade riconosciuto postumo, come Caligari poteva imbastire. Peraltro, sfruttando al massimo le doti di giovanissimi attori. Artisti che, nel tempo, hanno dimostrato sul campo, non ultimo il caso di Mastandrea in C’è Ancora Domani, di avere la cifra del Grande Cinema Italiano. Se avete tempo e modo ritagliatevi due ore e andate a vederlo sul grande schermo. Ne vale la pena.
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