Pino Insegno ed un nuovo programma: addio a “L’Eredità” dopo il calo degli ascolti, per la Rai è pronto il piano riparatore
Non si ferma l’affaire Pino Insegno in Rai ed i rumors e le anticipazioni sulle sorti del conduttore continuano. Da diversi giorni, ormai, circola la voce che da Viale Mazzini avessero intensione di togliere al doppiatore la conduzione de “L’Eredità”, opzione confermata dal manager di Insegno, venendo meno agli accordi presi da contratto. Il motivo? I bassi ascolti che sta riscuotendo il suo “Mercante in fiera” con il pre-serale di Rai2.
Un rischio troppo grande che ha messo in allarme i vertici Rai e li ha costretti a rimescolare le carte. Pare però, secondo le indiscrezioni lanciate da Dagospia e confermate dall’Ansa, che sia stato messo in atto un piano riparatore offrendo a Pino Insegno la conduzione di un altro noto programma e non solo. Vediamo maggiori dettagli.
Pino Insegno ed un nuovo programma: cosa condurrà
Una sorta di risarcimento è quello che arriva dalla Rai per Pino Insegno. I vertici di Viale Mazzini, avrebbero, infatti, raggiunto un accordo con la società di produzione Banijay per il futuro televisivo del conduttore e doppiatore. Per lui ci sarebbe la conduzione di “Reazione a catena”, da giugno a dicembre 2024, programma da anni ormai nelle mani di Marco Liorni e con ottimi ascolti.
Ma questo non è tutto. Per lui la Rai avrebbe proposto anche la conduzione di una delle serate evento che si stanno organizzando per i 70 anni della tv di Stato. Il nome di Pino Insegno arriverebbe al fianco di conduttori amatissimi ed ulta navigati del calibro di Carlo Conti e Massimo Giletti, da poco ritornato proprio in Rai. Pare, inoltre, che in ballo ci sia anche un programma in Rai.
A chi va “L’Eredità”
E così per la conduzione de “L’Eredità” ci sarebbe, in vetta alla classifica dei favoriti, proprio Marco Liorni che si è visto strappare tra le mani la sua “Reazione a catena” per riparare il disastro fatto dai vertici Rai con Pino Insegno che nonostante il flop degli ascolti pare non possa essere dimensionato per nessuna ragione. Una manovra giusta o un rimpasto che non porterà da nessuna parte? C’è chi continua a dire che “il raccomandato” stia portando solo scompiglio in Rai e che a pagarne le spesa saranno gli ascolti.