Pino Insegno, dopo mesi arriva la verità che tutti i telespettatori Rai attendevano di conoscere: “Ha deciso lui di lasciarla”.
Finalmente annunciate le date della ripartenza de “L’Eredità”. Il quiz game di Rai 1 – passato nelle mani dei più celebri conduttori dell’emittente – riaprirà i battenti a decorrere dal prossimo 2 gennaio 2024.
In oltre vent’anni di messa in onda, il pubblico non si era mai ritrovato ad assistere ad una ripartenza così tardiva. Per la stagione 2023/2024, i vertici di viale Mazzini hanno infatti deciso di promuovere Marco Liorni e la sua “Reazione a catena”.
Per rilanciare “L’Eredità” – che Flavio Insinna ha egregiamente guidato per quasi cinque anni -, inizialmente la Rai aveva pensato ad un padrone di casa quale Pino Insegno. Un’ipotesi che, nelle ultime settimane, parrebbe esser stata ritrattata in seguito agli ascolti flop de “Il Mercante in Fiera”.
La versione che fino a qualche tempo fa circolava rispetto al cambio di passo su Pino Insegno era la seguente: i vertici Rai, scontratisi con il mancato gradimento del suo programma, avrebbero dirottato proprio su Marco Liorni stesso, chiamato a sostituire Insinna a “L’Eredità”.
Ciò nonostante, solo nelle ultime ore, qualcuno di molto vicino ad Insegno non ha tardato a rivelare un’altra – diversissima – versione dei fatti. È stata “L’Eredità” a far fuori il presentatore, o quest’ultimo a rinunciarvi in vista di nuovi progetti?
Non è stata “L’Eredità” a far fuori Pino Insegno, ma quest’ultimo a rinunciare all’opportunità di condurla in vista di un nuovo, ben più entusiasmante progetto in arrivo: la conduzione di “Reazione a catena”, che il presentatore sognerebbe di guidare da anni.
A fare chiarezza su quanto accaduto con i vertici Rai è stato proprio il suo manager Diego Righini. “Sin da subito volevamo Reazione a catena, perché è il programma di Pino – ha spiegato l’uomo, che non ha nascosto l’incontenibile entusiasmo del conduttore -. Ha detto subito di sì“.
Stando alle parole di Righini, dunque, il più grande sogno del classe 1959 era proprio quello di approdare nello studio di “Reazione a catena”. E a proposito del format attualmente condotto da Liorni, il manager di Pino Insegno non ha potuto evitare di farsi sfuggire un commento al vetriolo.
Non ha direttamente attaccato il rivale di Pino Insegno, Marco Liorni, ma il suo manager Lucio Presta. Rispetto al quale Diego Righini ha lasciato intendere di essersi formato un’opinione ben precisa.
“Nei momenti caldi l’ho incrociato in Rai, ma lui se n’è andato – ha spiegato senza peli sulla lingua il manager di Pino Insegno -. Ha 16 conduttori… ma che vuole? Perché deve rompere a Pino?“.
Uno scontro, quello tra Liorni e Insegno, che parrebbe essere soprattutto una battaglia tra i rispettivi manager dei presentatori. Questi ultimi, nelle passate settimane, hanno infatti preferito mantenere un profilo basso, lasciando parlare coloro che li affiancano nello svolgimento del loro mestiere.
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