Un grave lutto per il mondo della tv e del giornalismo: morta Alessandra Bianchi, voce del calcio italiano anche all’estero.
Alessandra Bianchi, ambasciatrice del Calcio italiano nel mondo, in particolare in Francia, è deceduta a soli 59 anni, nelle scorse ore. Ne hanno dato notizia i network d’Oltralpe: la giornalista sportiva, infatti, per molti anni aveva avuto modo di lavorare nel Paese transalpino, occupandosi del calcio di casa nostra. Tifosa romanista, aveva lavorato per quattro anni nel dipartimento comunicazione della Lega Pro.
Straziante è proprio l’omaggio della Lega Pro in una nota, in cui ricorda Alessandra Bianchi come una collega disponibile e capace. In Francia, la giornalista ha legato il suo nome principalmente alla trasmissione “L’Équipe du Dimanche”, a cui ha collaborato a partire dal 2005. Il programma televisivo seguitissimo in terra transalpina è una sorta di Domenica Sportiva, dedicata ai principali 4 campionati esteri.
Aveva esordito al Corriere dello Sport prima di diventare corrispondente in Italia per i quotidiani L’Équipe e Le Parisien ed era diventata poi una giornalista sportiva televisiva, tra le prime ad assumere quel ruolo a livello europeo, dimostrando un’incredibile competenza e padronanza di informazioni riguardo a quanto avviene nel mondo del calcio italiano.
Alessandra Bianchi viene ricordata in Francia per la sua inconfondibile voce rauca, l’accento che non aveva mai perso e il grande amore per la Roma e Francesco Totti. Oltre alla televisione e alla carta stampata, la giornalista era anche un’apprezzata voce radiofonica e si era segnalata anche come scrittrice, sempre di temi afferenti al mondo.
In particolare, la giornalista sportiva ha pubblicato nel 2008 un libro ispirato alla sua vita intitolato “Calcio, mon Amour”: nel libro, si racconta di una bambina romana di sette anni, Andrea, che decide di diventare giornalista sportiva. Il romanzo di formazione, in cui evidenti sono gli elementi riconducibili alla vita di Alessandra Bianchi, è il viaggio iniziatico di una giovane donna in questo mondo.
Un mondo che la giornalista sportiva scomparsa ieri conosceva molto bene e all’interno del quale aveva sicuramente lottato per farsi strada. Il percorso intrapreso da Andrea, infatti, è lo stesso percorso che ha di fatto intrapreso – nella vita reale – Alessandra Bianchi, esempio di donna che emerge in un contesto decisamente maschilista.
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