“Eredità”, il pubblico affezionato al quiz game è inferocito e non fa nulla per nasconderlo: “Non si può sentire, imbarazzante”. Tutta colpa della Ghigliottina.
Non è andato poi così lontano il concorrente Rocco, che durante la puntata di martedì 13 febbraio si era imposto come finalista de “L’Eredità”, sostituendosi all’ormai iconico – nonché fortunatissimo – Giuseppe Guerra.
Quest’ultimo, che per svariate puntate è arrivato dritto allo step della Ghigliottina, superando qualunque tipo di ostacolo, ha ufficialmente salutato il pubblico che lo ha seguito con costanza e partecipazione. Dopo ben 175mila euro portati a casa, era giunto il momento di lasciare il posto ai colleghi che, per settimane, hanno tentato di superarlo senza alcun successo.
Durante l’appuntamento di ieri, mercoledì 14 febbraio, per il neo eletto campione Rocco era già tempo di cedere lo scettro allo sfidante Vincenzo. È stato proprio quest’ultimo, nella fattispecie, ad assicurarsi la fase finale dell’amato gioco di Rai 1: la Ghigliottina. Uno step che, persino nel corso dell’appuntamento di ieri sera, non ha mancato di scatenare aspre polemiche.
Non è di certo la prima volta che la Ghigliottina de “L’Eredità” si porta dietro aspre polemiche. Sono moltissimi, a questo proposito, i telespettatori che ritengono che la suddetta fase del gioco, ormai da svariato tempo, pecchi di arbitrarietà ed inefficacia negli abbinamenti.
Non ha fatto eccezione la puntata di mercoledì 14 febbraio, che ha visto il concorrente Vincenzo a tu per tu con l’ultimissimo, complicato step del quiz. Carciofi, sapere, naso, diritto e vite: queste le parole che Vincenzo avrebbe dovuto collegare a quella misteriosa, celata dalla busta.
“Provo con peli, anche se so bene che a determinati termini non si abbina proprio“, ha azzardato il finalista, pur nella piena consapevolezza di star commettendo un clamoroso errore. Come fattogli prontamente notare dal padrone di casa, del resto, era impossibile legare il termine a parole quali “sapere” o “diritto”.
Con “tappo” – ha suggerito il presentatore – la questione cambiava radicalmente. Persino in abbinamento a sostantivi che, all’apparenza, non avevano nulla a che vedere con la soluzione della Ghigliottina di ieri.
“Diritto di tappo? Una pratica che si usa nei ristoranti. I carciofi col tappo, invece, sono una ricetta siciliana“, ha motivato Marco Liorni, convincendo il partecipante della logicità degli abbinamenti. Un po’ meno, tuttavia, i telespettatori sintonizzati su Rai 1 in quel preciso momento.
Abbinamenti fin troppo forzati, quelli proposti dalla Ghigliottina di ieri sera. E contro i quali il pubblico, tramite gli strumenti social, non ha mancato di sollevarsi a gran voce.
“Diritto di tappo non si può sentire” – è stata la protesta di un telespettatore, al quale si sono subito accodati parecchi altri -. “Questo gioco non ha più senso“, “È tutto imbarazzante“. E chissà che gli autori – i quali hanno sicuramente modo di leggere le critiche – non decidano di imporre un significativo cambio di passo in materia.
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