Pierluigi Diaco risponde alle critiche e spiega per quale motivo nella sua trasmissione non sono ammesse parolacce.
Di critiche nel tempo se n’è sentite dire parecchie eppure Pierluigi Diaco tira dritto sul suo modo di fare le trasmissioni che conduce. Nel suo BellaMà, il programma da lui ideato che mette a confronto Gen. Z e Boomer in onda nel primo pomeriggio di Rai2, ha imposto una regola ferrea e sulla quale non transige.
Nella trasmissione non sono ammesse parolacce e più in generale toni e linguaggi che non sono consoni ad una trasmissione del primo pomeriggio. Lo ha spiegato bene lo stesso giornalista, quando in diretta dagli studi intitolati a Fabrizio Frizzi dai quali va in onda la trasmissione, ha risposto alle critiche mosse da un particolare servizio dei Nuovi Mostri lanciato a Striscia la Notizia.
In quel caso lo si criticava per aver bloccato una delle partecipanti alla trasmissione che si era lasciata andare ad un linguaggio colorito, mentre aveva fatto finta di niente con Iva Zanicchi che ha fatto di parolacce e barzellette opinabili un suo marchio di fabbrica negli ultimi anni.
Pierluigi Diaco: “Noi che siamo più navigati, abbiamo una responsabilità”
Il servizio di Striscia la Notizia ha dato poi il là a Diaco per spiegare perché a suo dire ha dovuto bloccare, in quella occasione, la partecipante alla trasmissione e perché per lui questa regola delle non parolacce è fondamentale: “Perché l’ho fatto? Perché il cast di una trasmissione televisiva è differente da noi che siamo navigati. Quindi se non avessi messo uno stop avrei dato licenza a chiunque di loro di lasciarsi andare ad un vocabolario non consono per il pomeriggio televisivo“.
Nonostante questo per settimane il presentatore è stato al centro di critiche, soprattutto sui social. Critiche che sono arrivate anche da chi lo accompagna in questo viaggio pomeridiano con Alda D’Eusanio che sempre in diretta gli consigliò di “non proibire le parolacce perché fanno parte della quotidianità, ma di mettere al bando la volgarità“. Proprio lei che proprio con Diacono ha avuto un diverbio proprio a causa di una parolaccia scappata mentre era ospite della sua trasmissione.
Critiche e prese in giro che però non hanno scalfito il conduttore che chiudendo definitivamente la questione ha sentenziato solo che “Io nel mio programma non voglio che vengano ospitate espressioni coloriti e volgari“. Niente parolacce, insomma; e del resto a parte questo particolare caso né lui, né la trasmissione o i suoi partecipanti sono finiti nuovamente al centro di rubriche come quelle del Tg Satirico.