Russel Crowe sale sul palco dell’Ariston e si prende (giustamente) la scena. La sua ospitata va tra musica e racconto personale, poi arriva la battuta su Travolta e Amadeus non sa resistere all’assist.
L’ospitata di Russel Crowe è una di quelle ospitate belle e forse anche studiata da Amadeus dopo il caso Travolta. Certo forse rispetto all’interprete di Tony Manero, con Crowe è stato anche più facile visto il legame con la musica dell’attore neozelandese.
Però al di là della musica, bello è stato più in generale il clima che si è respirato sull’Ariston. Un Crowe più alla mano che sa stare al gioco –l’abbraccio a Mannino– e che sa rilanciare a sua volta per sdrammatizzare. Bella è stata anche l’intervista che è stato un percorrere, in breve certo, le lontanissime radici italiane di Crowe originario di Ascoli Piceno.
La domanda di Teresa Mannino ha fatto da assist alla vera battuta di Crowe che ha attirato l’attenzione, portando tutti alla risata, Amadeus compreso.
Russel Crowe e la battuta su Travolta, poi imita il Ballo del qua qua
È stato impossibile tenere fuori la polemica Travolta fuori dalla terza serata di Sanremo; non ha voluto Amadeus che ha deciso di aprire rispondendo alle critiche e ha lasciato che gli ospiti tutti -dalla co-conduttrice ad Eros e poi anche Morandi- giocassero su quanto successo ieri sera con il divo americano. Tant’è che si è notata anche un po’ di amarezza per il comportamento poco simpatico proprio dell’attore.
Non poteva che apprezzare la battura proprio su Travolta da parte di Russel Crowe. L’assist perfetto gliel’ha dato Teresa Mannino che gli ha chiesto “tutti gli attori americani hanno un parente italiano, ma anche tu? Eppure il tuo non è un cognome che richiama il nostro Paese come Di Caprio, Coppola…” e “Travolta” chiosa subito il Gladiatore. Insomma, forse non ha seguito tutta la storia, ma sicuramente Crowe ha visto quanto successo e quanto si è detto del caso Travolta.
Dall’Ariston si è levato il riso di tutta la platea. Neanche Amadeus è riuscito a resistere: sorrisone e poi via il sassolino dalla scarpa con un give me five lanciato all’attore che ha avuto tanto il sapore di essere liberatorio.
Ma non è finita lì, perché girandosi guardando l’orchestra, Crowe prima imita l’ormai famoso Ballo del qua qua e poi gli si può leggere il labiale che dice “John what the f*ch” che letteralmente sta John ma che cav*olo. Un momento che siamo sicuri resterà nelle Teche Rai, e speriamo che Travolta non abbia visto.
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