Sanremo, la chicca che non conoscevi sulle prime edizioni del Festival più seguito di tutti i tempi: finalmente si scopre cosa faceva il pubblico
Il Festival di Sanremo è, senza ombra di dubbio, uno degli eventi più attesi dell’anno. Va in onda oramai da quasi 75 anni e, in tutto questo tempo, ha appassionato davvero tantissimo non solo i telespettatori italiani, ma quelli provenienti da tutto il mondo. Fin da subito è stato un evento destinato a diventare qualcosa di clamorosamente grande. Infatti basta pensare che gli artisti più famosi hanno avuto modo di esordire proprio lì e loro in primis hanno fatto davvero pazzie per riuscire ad essere considerati dal Teatro Ariston, che è diventata una vetrina sempre più importante.
Per un po’ di tempo, il Festival aveva perduto il suo prestigio, ma gli ultimi cinque anni hanno rappresentato un vero e proprio ritorno alla gloria. Infatti, sotto la conduzione di Amadeus, Sanremo è tornato ad essere amato come un tempo, sia dai più grandi che dai più piccini. Era infatti tantissimo tempo che il Festival non era così tanto amato, sia dai telespettatori che dai cantanti, infatti quelli con un nome più importante, neanche più ci stavano provando a partecipare fino a cinque anni fa. Ora, invece, tutti farebbero follie per essere su quel palco, proprio come un tempo.
Anche se Sanremo sembra essere tornato praticamente ai bei tempi di una volta, ci sono tante cose che non sono più come prima. E molte di queste sono state un grande miglioramento. Ad esempio, proprio per assicurarsi delle esibizioni perfette, i cantanti si esibivano in playback. Nel 1976 è scomparsa infatti l’orchestra ed è stata tristemente sostituita dalle basi musicali: durante gli anni ottanta i cantanti si esibiscono in playback sollevando molte polemiche, ad esempio non possiamo proprio dimenticare quelle da parte di Vasco Rossi e Freddie Mercury. Vasco abbandonò mentre in sottofondo c’è ancora la base di “Vita spericolata”, mentre la band, con un Freddie furioso per non aver ricevuto il permesso di cantare dal vivo, decise di far notare il più possibile il modo in cui l’esibizione non era assolutamente live. Entrambe le esibizioni sono rimaste davvero nella storia e sono state una vera e propria forma di protesta che, alla fine, ha raggiunto il proprio scopo. Infatti gli strumenti musicali sono tornati poi sul palco nell’edizione del 1990.
Non solo playback, ma anche la censura era un vero e proprio problema, dunque questo dovrebbe ricordarci quanto i Festival di Amadeus siano stati innovativi dal momento in cui gli artisti in gara hanno avuto la possibilità di cantare e trattare ogni tipo di argomento, a partire dal sesso fino ad arrivare alla guerra. Basta pensare che nell’edizione del 78, Rino Gaetano che si presentò col brano “Gianna”, rappresentò un vero e proprio scandalo per la frase: “comincia un mondo, un mondo diverso, ma fatto di sesso”. Per la prima volta in un testo portato al Festival di Sanremo compaiono, così, delle parole tabù. Proprio per questa ragione la canzone venne davvero tanto acclamata dalla critica, che anziché indignarsi, decise di premiarlo per il suo coraggio, e anche perché all’epoca si iniziava un po’ a scalpitare e a desiderare uno slancio di modernità.
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