Il Festival di Sanremo si è concluso con il trionfo di Angelina Mango: cosa ha funzionato e cosa andrebbe rivisto nella prossima edizione.
Sono trascorsi 10 anni dall’ultima vittoria di una cantante. Era il 2014, infatti, quando Arisa scalava la classifica, vincendo con la sua “Controvento”. Negli anni successivi abbiamo assistito alla vittoria di Mengoni e Mahamood (tra l’altro i due condividono il record di vittorie del decennio), Il Volo, Gabbani, Makeskin, Diodato, Stadio e Ermal Meta insieme a Fabrizio Moro. Ora, la 74esima edizione di Sanremo si è conclusa con il trionfo di Angelina Mango.
I finalisti erano un po’ prevedibili, con tante persona che, sin dall’inizio, avevano puntato proprio sulla Mango, sul rapper Geolier e su Annalisa. E così è stato. Tuttavia, il ribaltone, quello vero, c’è stato proprio all’ultimo, con il sorpasso della Mango ai danni di Geolier. Nonostante tutto, la kermesse ha infranto ogni record di share, chiudendo 5 straordinari anni per Amadeus.
Il Festival di Sanremo si è chiuso infrangendo ogni record di ascolti: cosa ha funzionato e cosa no
Amadeus chiude 5 anni incredibili, all’insegna del successo. Il conduttore, sicuramente uno dei migliori in Italia, se non, adesso come adesso, il migliore in assoluto, ha svecchiato il Festival, forse anche troppo, visti i cantanti in gara, gran parte dei quali di estrazione hip hop/trap, facendo disperdere la classica “melodia italiana”. Ma agli ascoltatori più giovani piace così, e gli ascolti hanno premiato.
La sua conduzione è stata impeccabile, Amadeus è un professionista che piace a tutti, le sue gag sono simpatiche (tranne il momento imbarazzante con John Travolta, che ci saremmo risparmiati volentieri), ha un modo di condurre frizzante, serio e allo stesso tempo moderno. Insomma, ha svolto un lavoro egregio e non può che meritarsi il massimo dei voti.
Altro personaggio che si è comportato da signore è stato il cantante napoletano Geolier, fortemente criticato, addirittura insultato sui social. Il ragazzo, il cui nome vero è Emanuele Palumbo, a soli 23 anni ha dimostrato di essere un vero signore. Ha combattuto contro il pregiudizio e le critiche, e ha svolto il suo mestiere a testa bassa, in modo professionale e umile.
I momenti migliori da ricordare di Sanremo 2024: cosa ha funzionato
Geolier era uno dei favoriti, ha mancato la vittoria per un soffio, si è espresso con umiltà. Probabilmente, la sua canzone non era adatta al Festival, tra l’altro c’erano molte canzoni in gara decisamente superiori (e non è un fatto di gusti, ma di obiettività), ma il rapper ha dato una lezione a tutti quanti di come ci si comporta anche di fronte alle difficoltà.
Durante la serata delle cover ha ammesso “Anche mia madre ha votato Angelina”, e poi ha rivelato che esibirsi subito dopo i fischi del pubblico è stato molto doloroso. Nonostante tutto, macina milioni di visualizzazioni e di ascolti, perciò, la sua è comunque una vittoria. A proposito di votazioni, come al solito, non si è capito bene il funzionamento del televoto.
Cosa migliorare nelle prossime edizioni del Festival
Sin dall’inizio sono stati riscontrati problemi nella votazioni, sottolineati dagli stessi artisti in gara attraverso dei video pubblicati sui social. Quest’anno è arrivata una valanga di voti che, forse, in gran parte, non è stata calcolata per via di alcuni problemi tecnici. O almeno così si vocifera.
Insomma, tutto perfetto, ma c’è sempre qualcosa da migliorare. Infine, una delle critiche maggiori è stata quella relativa agli orari. Tempi lunghissimi, 30 cantanti in gara, le cui esibizioni sono frammentate da gag, pubblicità, interviste, ospitate. Forse è troppo, specie per chi, il giorno dopo, deve alzarsi presto.
Non si può terminare alle 3 di notte, è davvero un orario esagerato, anche perché è il pubblico a votare e deve restare sveglio e lucido fino alla fine. Forse, per le prossime edizioni, sarebbe meglio iniziare prima, alle 20:30, e sfoltire la scaletta, terminando a un orario decente.