I protagonisti di Stranger Things hanno raggiunto i 20 anni ma nella serie tv sono ancora adolescenti: il mistero del ringiovanimento del cast.
La quarta stagione di Stranger Things ha debuttato su Netflix nel 2022, e già un anno fa si parlava di come l’età dimostrata dagli attori non sembrasse più quella di adolescenti. Perciò i fan si sono chiesti come potranno risolvere questo problema e finalmente arriva una risposta direttamente dal produttore esecutivo e regista Shawn Levy, il quale ne ha parlato durante una recente intervista a Variety.
Il problema del tempo che passa
La serie tv creata dai fratelli Duffer racconta le avventure di un gruppo di adolescenti che vivono in un piccola cittadina dell’Indiana chiamata Hawkins e sono ambientate negli anni Ottanta. Il suo debutto sulla piattaforma di streaming è avvenuto nel 2016, dove l’età reale degli attori corrispondeva a quella dei protagonisti.
Tuttavia lo scorrere del tempo reale non corrisponde a quello della serie tv: mentre Undici, Mike, Will, Dustin, Lucas e Max sono ancora adolescenti, nella vita reale gli attori sono ormai ventenni. Questo problema è diventato palese con la messa in onda della quarta stagione e ha fatto sorgere non pochi dubbi hai fan su come faranno a mettere in scena le nuove avventure visto che la quinta stagione è prevista nel 2025.
La soluzione al tempo che passa al giovane cast di Stranger Things
La risposta al quesito che tutti si stanno ponendo, è arrivata direttamente dal produttore e regista di Stranger Things, Shawn Levy, il quale è ben consapevole dello scorrere del tempo. “Abbiamo già visto il cast della nostra serie crescere davanti agli occhi del pubblico e tra i 12 e i 22 anni ogni essere umano cambia profondamente” ha dichiarato a Variety.
Consapevole di questo fattore inevitabile ha ribadito che il reparto dedicato a trucco, parrucco e guardaroba sono davvero incredibili a trasformare gli attori giovani adulti nei personaggi iconici della serie. La produzione è, inoltre, intenzionata ad utilizzare tutti gli strumenti in suo possesso per riuscire a ringiovanire gli attori ma che non ha intenzione di utilizzare l’intelligenza artificiale. Il regista e produttore ha fiducia nella sua troupe e nella bravura degli attori e nella loro messa in scena.