The Buccaneers la serie ispirata all’omonimo romanzo del Pulitzer Edith Worth, è uno spaccato della società ottocentesca, tra il Vecchio e il Nuovo Continente.
La Londra di fine ‘800, lo scintillio dei balli dell’alta società e cinque giovani donne in cerca di mariti di alto lignaggio. Se fossimo in un episodio di Bridgerton il primo episodio inizierebbe più o meno così: “Dearest readers è aperta la nuova stagione della caccia e a quanto pare in città ci sono 5 nuovi agnellini pronti a diventare il diamante di questa stagione. Chi l’avrà vinta?”
Ma non siamo in Bridgerton e quella che è raccontata in The Buccaneers non è la Londra dell’età della Reggenza, quella dell’ormai amata Regina Charlotte che pure ha fatto sognare nella serie a lei dedicata. Il periodo è differente, ma ne è anche il prolungamento se vogliamo perché la serie -tratta dall’omonimo ultimo romanzo incompiuto della scrittrice americana Eidth Worth che con il suo L’età Innocenza è stata la prima donna a vincere un premio Pulitzer- perché siamo alla fine dell’Ottocento in un viaggio tra corsetti e calici che unisce le due società differenti di New York e Londra.
Per gli appassionata dei period drama, il confronto con l’ormai iconica serie di Shondaland trasmessa di Netflix Birdgerton viene naturale, ma le storie così come il modo in cui sono raccontate è differente.
È vero ci sono cinque ragazze – George, Jinny, Conchita, Mabel e Lizzy- che vivono la mondanità dell’alta società come mezzo, storicamente acclarato, per trovare marito. Ma intanto la prima differenza con Bridgerton è che in The Buccaneers si mettono a confronto due società diverse, quella della nobiltà inglese dove le ragazze giungono e quella dell’alta finanza di Wall Street che ha dato il via al mito dell’Upper East Side che pure abbiamo imparato a conoscere in altre serie (leggi Gossip Girl, ndr).
La nuova ricchezza a confronto con quella vecchia, temi che si ritrovano nel romanzo e che Katherine Jakeways, la creatrice della serie in onda dall’8 Novembre su Apple Tv, ha deciso volutamente di mantenere portando però su un altro piano l’altro punto importante affrontato da Worth nel romanzo: i matrimoni. Considerati ancora alla fine dell’Ottocento come strumento di inclusione o esclusione sociale, in cui però le donne erano sempre poste ai margini di quelle che diventavano vere e proprie trattative.
Jakeways porta alle estreme conseguenze queste logiche ma sovverte il ruolo delle ragazze; se in Bridgerton parte la competizione per essere il “Diamante della stagione”, in The Buccaneers le cinque protagoniste decidono di fare fronte comune, diventando capaci di emanciparsi grazie al coraggio e alla solidarietà femminile.
A fare da contorno, come in Bridgerton e questo è un punto in comune, ci sono i costumi, le ambientazioni e le musiche che vedono, tra gli altri, anche la partecipazione di Taylor Swift che sta vivendo il suo anno d’oro.
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