The Devil on Trial – Processo al diavolo è l’ultimo documentario di Netflix incentrato sulla vicenda di David Glatzel e Arne Johnson.
Perché ci piace guardare film, serie tv e documentari che raccontano storie fittizie o realmente accadute di casi macabri? Ormai si tratta quasi di una vera e propria moda che ha portato le maggiori piattaforme di streaming (ad esempio Netflix, Prime Video, Disney + o Now TV) a realizzare e condividere col grande pubblico una serie di prodotti incentrati su queste tematiche.
Uno degli ultimi è il documentario Netflix The Devil on Trial – Processo al diavolo, incentrato sul processo per omicidio ai danni di Arne Johnson. In quella occasione l’avvocato dell’imputato decise di usare la possessione demoniaca come linea di difesa dell’allora diciannovenne, macchiatosi dell’omicidio del suo padrone di casa Alan Bono.
Processo al diavolo: cosa è successo a Glatzel e Johnson
Tale linea di difesa, usata per la prima e ultima volta in tribunale in quel processo, si inserì in un contesto in cui il tema della possessione demoniaca era particolarmente in voga. Il film L’esorcista del 1973 aveva avuto un forte impatto sul grande pubblico e anche le vicende dei poltergeist di Enfield e di Amityville avevano fatto parlare di sé. Ebbene, nel documentario di Netflix, della durata di circa 80 minuti, troviamo registrazioni audio e video, documenti e fotografie, ricostruzioni e interviste fatte non solo ad Arne Johnson, ma anche ai suoi familiari, amici e conoscenti.
Il film, in effetti, si concentra principalmente su David Glatzel, il cognato di Arne, il quale dichiarò di essere stato a sua volta posseduto dal diavolo. Secondo quanto affermato da Johnson, in effetti, proprio durante un esorcismo del cognato a opera dei fratelli Ed e Lorraine Warren (esperti dell’occulto), egli stesso aveva urlato al diavolo di prendere lui al posto di David. Qualche mese più tardi, il 18 febbraio 1981, questo episodio portò all’assassinio di Alan Bono, ex corteggiatore della moglie di Johnson nonché sorella di Glatzel. O almeno così dovrebbe essere se credessimo alla questione della possessione demoniaca!
Spettacolarizzazione degli eventi e vero movente: cosa è successo nell’81
Ciò che va davvero considerato, invece, è proprio il dettaglio del corteggiamento, ovvero il reale movente dell’omicidio. Stando a quanto riportato da Carl Glatzel, fratello di David che ha ammesso di non aver mai creduto alla possessione, Arne era un fidanzato particolarmente possessivo. Egli mal sapeva gestire la sua gelosia e le speculazioni su una presunta relazione di Debbie con Alan.
A ciò bisogna aggiungere la spettacolarizzazione degli eventi messa in atto dai Warren, che decisero anche di ingaggiare un autore per narrare la vicenda. Dalla pubblicazione del libro nel 1983, i due ricavarono ingenti introiti (circa 80mila dollari). Inoltre fu tratta ispirazione per uno dei film della saga The Conjuring.
Detenzione e cause legali contro i Warren
Il processo si concluse con una condanna da 10 a 20 anni di detenzione per Johnson, che si difese da solo in aula dopo che il giudice aveva dichiarato inammissibile la linea di difesa sulla possessione. L’omicida ha però scontato solo 5 anni di carcere per poi uscire per buona condotta. In seguito le persone coinvolte hanno intentato cause legali nei confronti dei Warren, che hanno portato alla rimozione del libro negli Stati Uniti.