Un torneo di carte al posto del Festival di Sanremo. Non spaventatevi: state per scoprire la curiosità più assurda della famosa competizione musicale
Subito dopo il Natale, qual è l’evento più atteso dell’anno da tutti? Semplice, il Festival di Sanremo. Tolto via l’albero, le luci e gli addobbi, tutto quello che ci rimane da fare è acquistare il Tv Sorrisi e Canzoni e imparare a memoria i testi delle canzoni che, da lì a poco, vedremo sul palco del Teatro Ariston. Nel corso del tempo Sanremo è diventata davvero come una sorta di festività per noi tutti, in modo particolare negli ultimi cinque anni. Infatti da quando è stato Amadeus a prendere le redini del Festival, le cose sono completamente cambiate.
Per tanto tempo, il Festival è stato seguito dai telespettatori sempre di meno, per non parlare degli artisti in gara. Oramai provavano a partecipare soltanto quelli poco conosciuti che avevano bisogno di tornare sotto le luci della ribalta, mentre gli artisti realmente famosi neanche si avvicinavano al Teatro Ariston, che oramai aveva perduto tutto il suo prestigio. Poi contro ogni aspettativa, Amadeus è riuscito nell’impresa titanica di riportare Sanremo al suo lustro di una volta, proprio per questa ragione ad oggi c’è grande dispiacere al pensiero che, dal prossimo anno, non ci sarà più lui su quel palco. Nella speranza che il suo successore possa essere all’altezza di ciò che è stato lui sia come conduttore che come direttore artistico, e nella speranza di vederlo tornare al comando un giorno, andiamo a vedere insieme un po’ di curiosità su Sanremo che forse non conoscevi.
Festival di Sanremo: al posto delle canzoni, le carte. Quello che non sapevi
Le cose, nel corso degli anni, sono davvero cambiate. Ad esempio, sapevate che la competizione prima era completamente diversa da quella che vediamo noi sullo schermo? Infatti nella sua primissima edizione che venne trasmessa via radio dalla Rai, il Festival ebbe solo tre partecipanti: il Duo Fasano, Achille Togliani e Nilla Pizzi e dall’anno successivo fino ad arrivare al ’71 a vincere era la canzone, non il cantante, infatti ogni artista veniva chiamato a interpretare diverse canzoni che erano appartenute ad altri concorrenti nella stessa serata. Solo dopo l’inizio degli anni settanta, infatti, venne introdotto un cambio radicale del regolamento.
C’erano tantissimi scandali all’epoca, molto più di ora, dal momento in cui relativamente da poco tempo ci siamo lasciati alle spalle un periodo in cui regnava sovrana la censura, sotto ogni punto di vista. Ad esempio, come dimenticare Loredana Bertè con il suo pancione provocatorio? Insomma, di scandali ce ne sono stati davvero tantissimi durante queste ultime 74 edizioni: tentativi di suicidio, svenimenti, baci che hanno creato scalpore, cose che sono state organizzate a tavolino proprio per essere notati e altri che sono avvenuti in modo spontaneo, ad esempio come quello tra Buio e Morgan che ricordiamo ancora con un sorriso. Non tutti, però, forse hanno mai sentito parlare dell’episodio avvenuto nel 1992: Mario Agrippini, detto Cavallo Pazzo, un disturbatore seriale all’epoca molto conosciuto per essere un uomo che faceva irruzione durante gli eventi pubblici, riuscì ad arrivare sul palco e, praticamente correndo, iniziò ad urlare: “Questo festival è truccato. Lo vince Fausto Leali“. Pippo Baudo lo fermò subito e poi la sicurezza lo portò via. Si trattava di un pronostico? Non possiamo saperlo, fatto sta che a vincere fu Luca Barbarossa.
Ma passiamo forse alla curiosità più assurde di tutte quelle che abbiamo elencato fino a questo momento. Nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nacque l’intenzione di rilanciare l’economia del nostro Paese attraverso diverse iniziative, come ad esempio impegnarsi per organizzare una sfilata di moda, oppure anche lanciare un torneo internazionale di Bridge che all’epoca era molto seguito o meglio ancora, proporre una competizione canora. Ma il consiglio del Casinò di Sanremo decise di scartare questa ultima opzione e decise di negare la possibilità di far sì che la prima edizione del Festival venisse realizzata, infatti purtroppo ebbero bisogno ancora di un po’ di anni per poter parlare ancora una volta di Sanremo, ma perlomeno non venne rimpiazzato da un torneo di Bridge.