Pionieri della musica psichedelica, ideatori di un tipo di rock progressivo sperimentale, geni indiscussi nel campo della ricerca sonora, i Pink Floyd, sono indubbiamente uno dei più grandi gruppi della storia della musica. Quindici album in studio, una carriera gloriosa segnata da successi immortali, i Pink Floyd sono una band imprescindibile per chiunque voglia allargare i propri orizzonti musicali e culturali.
La Band
Agli inizio degli anni Sessanta, in un’Inghilterra ancora puritana e bigotta, tre studenti di architettura ed uno di pittura, Syd Barret, Roger Waters, Nick Mason e Rick Wright, decidono di fondare una band, il cui nome è la fusione dei nomi di due bluesman americani: i Pink Floyd.
Quel giorno, a parere di moltissimi, è stata fatta la storia: dal primo album Piper at Gates at Dawn, vero e proprio capolavoro di psichedelia, fino a The division Bell, che può considerarsi l’ ultimo vero album della band, i Pink Floyd non hanno smesso un attimo di far sognare i loro fan.
I migliori successi
Il primo periodo della band è, musicalmente, segnato da dal genio compositivo di Syd Barret, personaggio controverso che cederà alle lusinghe delle droghe e degli acidi fino ad estranearsi completamente dal mondo reale, ed abbandonare quindi la band agli albori del suo successo mondiale. Indiscussi sono i lasciti di Barret al mondo della musica: per la prima volta si metteva su nastro qualcosa di inaudito, allucinazioni in musica accompaganate da soluzioni sonore indimenticabili.
Dopo l’uscita di Syd Barret dal gruppo, ormai incapace di rimanere lucido e di comporre musica, i Pink Floyd vengono guidati da Roger Waters, bassista cantante, versatile compositore, autore della maggior parte dei testi e delle musiche della band. Per carità, anche gli altri musicisti dimostrano straordinarie capacità e talento compositivo, tuttavia si tende a considerare Waters il padre spirituale della band, colui che ha cercato di tenerla in piedi nonostante le liti, e altre difficoltà, consegnando la loro musica immortale alle generazioni future. Quando, poi, viene ingaggiato alla chitarra David Gilmour, i Pink Floyd sono pronti a dare il meglio di loro.
Dopo il primo album, Sourcefull of secrets, Soundtrack from the film More, Ummagumma, sono dischi che appartengono al genere dei capolavori psichedelici, zeppi di sonorità ossessive, di intermezzi furiosi al limite della follia, eppure geniali, soprendenti. La band fa uso di droghe, si sa, tuttavia quello che riesce a creare in musica è qualcosa di straordinariamente nuovo e onirico.
La svolta progressive si ha con Atom Heart Mother, e con il più classico, e diciamocelo, più commerciale Dark Side of the Moon, che ha venduto 45 milioni di copie in tutto il mondo.
Ma la vera svolta artistica, per i Pink Floyd si ha con The Wall, monumentale concept album basato velato da vaghe reminescenze totalitarie, capolavoro progressive, una vera e propria opera rock, così felicemente nominata dalla critica. Nel 1985, Waters annuncia clamorosamente l’intenzione di abbandonare la band: è un colpo al cuore per i fan. Le redini passano a Gilmour, sotto la sua supervisione vengono pubblicati A momentary Lapse of Reason e The division bell. È il 2010 quando Waters e Gilmour danno gli sperati segnali di distensione, tornando a suonare insieme.
Curiosità
Dall’album The Wall (1979) fu tratto un film, con la regia di Alan Parker, che vedeva tra gli attori Bob Geldolf. Un capolavoro di animazione e musica, oltre che di critica contro il pericolo di alienazione sotto i totalitarismi. Assulutamente da non perdere!
I Pink Floyd registrarono un live tra le rovine di Pompei all’inizio degli anni 70′. La versione dal vivo di Echoes dura ben 24 minuti! Ascoltala qui Echoes live at Pompei Allaccia le cinture e goditi il viaggio!
Credits:
Immagine degli Pink Floyd: Dave Bushe – https://www.flickr.com/people/davebushe/, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons