La musica è espressione di uno stato d’animo, ci sono canzoni e generi musicali da ascoltare in determinate occasioni.
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Ogni forma d’arte è espressione di un particolare stato d’animo. Tuttavia, la musica è la forma di arte che riesce maggiormente a esprimere uno stato d’animo e una condizione fisica. Si tratta di esprimere i propri sentimenti e di concentrarli in una manciata di minuti, perciò è ideale da ascoltare in precisi momenti, magari per migliorare l’umore e per ritrovare la serenità.
Il cervello, grazie ai suoi meccanismi neurali, riesce a elaborare il messaggio della musica, un messaggio determinato non solo dal testo, ma anche dalla melodie e delle atmosfere che una canzone evoca. Secondo molteplici studi, ad esempio, la musica ha capacità antidolorifiche e curative, e talvolta riesce persino a contrastare brutti stati d’animo, come quando si è ansiosi o depressi.
Il potere benefico della musica: quali generi musicali ascoltare in base al proprio stato d’animo
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Il Family Center for Recovery (FCFR) ha condotto uno studio, intervistando 1500 americani di varie età, cercando di mettere in connessione generi musicali e stati d’animo, e ha raccolto i risultati in una ricerca intitolata “Good Vibrations”. I gusti musicali sono legati indissolubilmente alle nostre emozioni. Il sondaggio elaborato dai ricercatori, inizia con un questionario sui generi più ascoltati e più amati dalle persone.
Il primo capito è intitolato “The Final Countdown”, proprio come la canzone dei mitici Europe, il gruppo hard rock svedese autore di grandissimi album e di megahit negli anni ’80. Che cosa emerge dal primo sondaggio? Prima di tutto, il decennio musicale preferito da varie generazioni sono gli anni ’90, con i 22,1% delle preferenze, e a seguire gli anni ’80, con il 19% delle preferenze. Naturalmente, ciò è stato determinato soprattutto dall’età degli intervistati.
Persone anziane, ad esempio, hanno scelto come periodo gli anni ’60 (7,5%) o ’70 (12,6%). Al terzo posto troviamo gli anni ’10 del 2000 (16,4%) e al quarto i primi anni 2000 (15,2%), scelti soprattutto dai più giovani. Il genere musicale più amato è il Rock, con il 21,91% delle preferenze, a seguire troviamo il Pop (11,6%), il Rock Alternativo (10,37%), il Country (9,2%), l’Hip Hop (8,79%), l’Elettronica (4,95%), il Soul (4,33%), l’Indie (3,43%), la Classica (3,16%), e poi gli altri generi (3,16%).
La musica determina le scelte quotidiane di tantissime persone
La cosa interessante da notare è che tutte le generazioni, dai più giovani e ai più anziani, hanno dichiarato che le loro scelte quotidiane sono influenzate dalla musica. Significa che la musica scende in profondità, determinando azioni e sentimenti. Dallo studio, inoltre, sono emersi anche i generi più odiati. Il primo fra tutti è l’Hip Hop/Rap (21,29%), probabilmente il più amato dai giovani di oggi, ma il meno considerato da chi ha più di 25 anni.
A seguire, il secondo genere meno amato è il Country (12,87%). In questo caso, si può fare il discorso inverso. Si tratta di un genere amato soprattutto da chi ha una certa età, e quindi è odiato dai più giovani. In terza posizione troviamo il Rock, poi l’Elettronica, la musica religiosa, i generi alternativi, il pop orientale, l’Opera, il Jazz e il Blues. L’88,71% ha dichiarato che la musica li aiuta a combattere l’ansia e la depressione.
In questo contesto, il Rock stravince, dando energia e voglia di vivere. A seguire troviamo il Pop, al terzo posto l’Hip Hop. I generi meno adatti per trovare la carica sono il Folk e il Blues. Tuttavia, c’è anche la situazione inversa, ossia i generi che buttano giù di morale e comportano malinconia. Il vincitore, in questo caso, è risultato il Country, subito dopo l’Hip Hop, poi la musica religiosa e il Blues.