Antonello Venditti, esprime il pensiero su “Notte prima degli esami” quarant’anni dopo. Poi il ricordo della maturità: “Temevo che…”
Antonello Venditti è sicuramente il cantante italiano più amato da generazioni e generazioni. Ha cominciato la sua carriera quando era davvero giovanissimo, e mai avrebbe potuto immaginare che la sua vita avrebbe preso una piega tanto clamorosa. Di improvviso, si è ritrovato ad essere considerato praticamente un poeta da migliaia e migliaia di persone che sono cresciute con la sua musica. Ci sono tante canzoni che gli italiani amano di Antonello, ma c’è una in modo particolare che è rimasta praticamente immortale. Siamo ovviamente parlando di “notte prima degli esami“.
Una canzone che Venditti ha scritto per ricordare uno dei periodi più magici della sua vita, ovvero quello della maturità. Infatti, il famoso cantante, ha pubblicato questa canzone con cui ha condiviso la sua esperienza, che in qualche modo è diventata l’esperienza di praticamente tutti ragazzi che ogni anno si ritrovano ad affrontare questo momento così tanto importante. Infatti, questa canzone diventa la colonna sonora di tutti i ragazzi che ogni anno vivono la loro notte prima degli esami. E anche quest’anno non è stata una eccezione.
Antonello Venditti torna a parlare della sua “Notte prima degli esami”
Antonello proprio di recente ha rilasciato un’intervista in cui ha avuto modo di tornare a parlare di questa canzone con cui è riuscito davvero ad entrare nella storia musicale. Si tratta di un successo senza precedenti, che andrà avanti anche quando lui un giorno non ci sarà più. Insomma, non potrebbe essere più orgoglioso di quello che è stato in grado di realizzare con la sua musica. Per lui è stato un grande potere, un modo per far sentire la sua voce. E non parliamo solo della sua voce nel senso letterale, ma proprio di quello che lui ha dentro, dei suoi pensieri e ancora di tanto altro.
Antonello Venditti: il ricordo della sua notte prima degli esami
“Notte prima degli esami è un sogno, qualcosa di visionario. È un inno non per quelli che sono stati, ma per quelli che saranno. Della notte prima dei miei esami scritti non ricordo granché, ricordo invece quella degli orali: con un mio amico siamo andati in moto fino a Firenze” ha dichiarato Antonello in una recente intervista. “Siamo tornati giusto in tempo per l’apertura del portone della scuola. Come tutti, per anni ho avuto l’incubo di dover rifare la maturità, anche se andavo bene: avevo la media del 7. La gioventù quando la vivi ti sembra un inferno, quando la ricordi è un paradiso“.
Probabilmente in quel momento quello che hanno fatto sarà sembrata a tutti una follia, ma di sicuro Antonella conserva un bellissimo ricordo di quel momento, in cui si è riprovato a mettere tutto quanto a rischio e in discussione. Non ricorda più la paura di quel momento, ma solamente l’adrenalina e la gioia di quando arrivo davanti a quel portone e capì di essere pronto ad affrontare questo momento così tanto importante della sua vita, che sicuramente si porterà dietro davvero per sempre.