E alla fine #ultimoconcerto è arrivato, tanto atteso da tutti. Ed è stato un pugno nello stomaco, qualcosa che mi ha lasciato senza fiato, sicuramente muto, come i tanti locali e musicisti che hanno aderito alla manifestazione.
Alle 21 in punto il sito era irraggiungibile, probabilmente collassato sotto il quantitativo enorme di fan che sono accorsi a vedere i propri idoli suonare gratuitamente in streaming dai locali sparsi in tutta Italia. Fan assetati della musica live che manca ormai esattamente da un anno. Fan che pian piano sono riusciti ad accedere al sito e ciò che hanno trovato non se lo aspettavano di certo. Tutti a cercare il proprio artista preferito, pochi secondi per capire quello che stava accadendo, un messaggio conclusivo che non lascia dubbi.
E via ad un valzer di emozioni. Sui social c’è chi si è scandalizzato, chi si è sentito preso per il culo, chi si è inferocito, ma c’è anche chi ha avuto i brividi, chi ha pianto, chi ha applaudito, chi ha detto “geniali”, chi ha colto la silenziosa protesta di un settore in ginocchio. Sicuramente hanno colto nel segno. Far parlare della situazione. Tra Facebook e Twitter sono tantissimi i post con l’hashtag #ultimoconcerto.
Si, perchè effettivamente il settore dei locali di musica dal vivo è realmente allo strenuo delle forze, ne avevamo parlato ieri annunciando l’evento in un lungo articolo. Ne ho visti molti di video, non tutti, confesso, non ce l’ho fatta. Ogni volta che compariva la schermata finale sentivo un brivido lungo la schiena, lo stesso che sento ora nel raccontarlo. Questo il messaggio:
Si è trattato “semplicemente” di accendere i riflettori sulla situazione nella maniera più “forte” possibile. Ci sono riusciti, nessuno se lo aspettava. Nessuno si sarebbe mai aspettato che, vista la line-up, nomi di un certo calibro si sarebbero prestati ad un segnale così forte.
Sulla pagina Facebook della manifestazione è comparso questo messaggio che pubblico integralmente:
Vi aspettavate di vedere un concerto, invece vi siete trovati davanti a un muro di silenzio. Non vi abbiamo preso in giro. I vostri artisti non vi hanno voluto fare un brutto scherzo.
Abbiamo voluto trasmettervi un messaggio.
Farvi capire qual è la situazione in cui ci troviamo.
Da un anno, siamo obbligati al silenzio e cerchiamo di galleggiare, di preservarci per un futuro che ogni giorno sembra allontanarsi.
Abbiamo voluto condividere con voi queste sensazioni e, con ancora questo sapore amaro in gola, vi chiediamo tutto il supporto e la comprensione di cui abbiamo bisogno.
Un grazie immenso a tutti gli artisti che hanno preso parte a questa iniziativa.
È stato emozionante rivederli nelle varie forme, ancora una volta qui, sui nostri palchi, nelle scorse settimane.
E’ stato un colpo al cuore per tutti noi avere l’occasione di riaccendere le luci, i microfoni, le casse, anche solo per poche ore.
Questa era la nostra vita fino a un anno fa e vogliamo tornare a viverla. Con voi. Per farlo ora più che mai abbiamo bisogno di essere riconosciuti, di essere adeguatamente sostenuti e promossi, desideriamo essere citati come luoghi di cultura, al pari di cinema e teatri, e non scomparire nel silenzio.
Grazie quindi per la vostra partecipazione, per il vostro incoraggiamento, e per la vostra presenza qui, ora, in questo momento che ci auguriamo possa rappresentare una svolta.
UN CONCERTO SENZA MUSICA NON È UN CONCERTO. UN LIVE CLUB IN SILENZIO NON È UN LIVE CLUB.
Da oggi inizia per noi una nuova fase, da oggi vogliamo parlare del PROSSIMO CONCERTO.
Tutti i video di ogni locale li trovate in questa playlist YouTube:
https://www.youtube.com/playlist…
Abbiamo bisogno di tutti voi!
Continuate a seguirci su
www.ultimoconcerto.it
#ultimoconcerto #prossimoconcerto
Solo come esempio inserisco alcuni video. Questo ad esempio quello dei Subsonica dall’Hiroshima Mon Amour:
Oppure Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo dal Bloom:
O ancora Caparezza dall’Eremo:
Brunori, NAIP e Cimini dal Mood Social Club:
Vorrei segnalarveli tutti, ma vi basterà andare sul sito o sulla playlist di Youtube.
A questo punto non si può fare altro che dare risalto alla manifestazione attendendo che si possa tornare quanto prima a godere dei live club, purché nella massima sicurezza possibile.
A.