“Autodistruttivo”, la canzone di La Sad per Sanremo: cosa si sa in anteprima sul brano della band che smuove molta curiosità
Sono tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2024 che hanno fatto da subito scalpore e c’è anche, chi, ha voluto far passare la loro proposta come un vero e proprio scandalo. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Certamente La Sad si attestano tra gli artisti in gara che muovono più curiosità sia perché ancora poco conosciuti dal pubblico generalista sia perché nel loro mondo, emo trap e pop punk, sono tra gli esponenti più rilevanti.
Ecco allora che non è necessario fermarsi ai capelli colorati e ai tatuaggi per dare un giudizio a priori ma è bene entrare nel cuore della loro musica. I tre ragazzi hanno le idee chiare su quello che vogliono da questo Festival: “Portare il nostro messaggio sul palco e conquistare l’Italia”.
Con il loro genere che va a cavallo degli anni Novanta tra note metal e skate punk, e toni più attuali come quelli della musica trap, La Sad è pronta a rivoluzionare l’universo della musica italiana. Una missione molto ambiziosa quella di Theø (capelli verdi), Fiks (cresta rosa) e Plant (capelli azzurri) che parte con la partecipazione a Sanremo ed il loro brano “Autodistruttivo”.
Ma cosa si dice sulla loro canzone? Le pagelle delle principali testate nazionali hanno promosso il brano ma senza andare troppo oltre la sufficienza. C’è chi lo definisce un “brano difficile” e chi immagina che le provocazioni che potremmo vedere sul palco dell’Ariston potrebbero offuscare o anche far esplodere la canzone. Il singolo è stato scritto da La Sad con la collaborazione di Riccardo Zanotti, il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, e Mimmo Paganelli.
Parla di una generazione che si vuole sentire viva e cerca in ogni modo di buttarsi alla spalle i problemi, quelli legati alla famiglia e alle questioni economiche, schivando gli scossoni e le delusioni che la vita ogni giorno propone, soprattutto quelle amorose che possono essere autodistruttive. La musicalità richiama quella dei Blink 182. Uno dei passi più significativi che viene rivelato in anteprima è: “E vomito anche l’anima per sentirmi vivo, dentro sto casino, affogo in una lacrima, perché il mio destino è autodistruttivo”.
Theø dei La Sad definisce “Autodistruttivo” la “canzone bandiera” del loro gruppo mentre Fiks come un brano “in cui chiunque si può rispecchiare perché racconta di un ragazzo di oggi che vive una vita pieni di problemi”. Più profondo è Plant che spiega che la canzone sanremese porta all’Ariston temi che spesso la società odierna “cerca di oscurare e annebbiare” e che invece la band vuole portare all’attenzione senza vergogna perché raccontano del disagio giovanile.
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