“Cosa mi manchi a fare” di Calcutta non è mai passata di tendenza da quando è uscita nel 2015, ma qual è il suo vero significato?
Calcutta, pseudonimo di Edoardo D’Erme è un cantautore che ha avuto il suo debutto discografico nel 2012 con la pubblicazione dell’album Forse…, ma il suo successo nazionale arriva nel 2015 a seguito di significate collaborazioni con artisti già affermati.
Il genere dell’artista si può classificare come indie, pop e cantautorato. Non a caso in diverse interviste ha affermato di ispirarsi ad artisti italiani come Lucio Battisti, Lucio Dalla e Luca Carboni, e alla musica del Brasile citando Caetano Veloso. Il 20 ottobre 2023, a distanza di 5 anni, è uscito il suo ultimo album Relax. Ma a far parlare si sé, è una hit del 2015 Cosa mi manchi a fare.
Cosa mi manchi a fare, il significato della canzone di Calcutta
Cosa mi manchi a fare è una canzone pubblicata il 27 settembre 2015 che fa parte dell’album Mainstream. Ancora oggi può essere considerata di tendenza, ma per quale motivo? Il suo testo profondo e toccante commuove ancora milioni di fan.
La canzone parla della fine di una relazione e su come fare per andare avanti. Il primo verso Calcutta descrive la pioggia che cade sulla persona di cui sta cantando, la quale si sente fredda, sola e quasi irraggiungibile. Tuttavia il cantante canta di come la persona non cadrà mai più nelle sue trappole. Nel ritornello c’è un cambio di tono, dove il cantante riconosce che quella persona potrebbe non amarla come un tempo, perciò deve imparare a cavarsela da solo. Sottolinea quanto il percorso sia difficile, ma non importa, deve farlo.
Nella seconda strofa, rimarca quanto la storia con quella persona sia stata piena di passione e amore. Ma al pensiero di quei ricordi dolci sale la rabbia per non avergli donato il suo cuore. Con altre strofe ribadisce come deve rimparare a camminare. Quando una storia d’amore giunge al suo termine, se l’affetto era molto forte e sentito, ricominciare può essere un passo difficile da compiere.
Con le sue parole Calcutta, descrive appieno quei sentimenti nostalgici ma allo stesso di rabbia che si sovrappongono l’uno con l’altro. Si deve avverare la propria, cambiare ciò che si è sempre saputo fino a quel momento e ricominciare da capo sulle proprie gambe. A quel punto il superamento della storia d’amore, non ha più niente a che vedere con l’altra persona, ma con la riconquista del proprio essere e della propria identità.