Considerato tra i migliori chitarristi jazz della sua generazione, conosciamo meglio Mike Stern musicista sublime che sa muoversi tra swing e rock psichedelico.
Nato a Boston nel gennaio del 1953, Mike Stern comincia a suonare la chitarra all’età di 12 anni lasciandosi ispirare dai grandi miti di questo strumento: B.B. King, Jimi Hendrix, Eric Clapton, John Coltrane e ovviamente Miles Davis che lo prenderà sotto la sua ala protettiva una volta arrivato a Washington D.C. dove farà la gavetta.
Qui, insieme a Davis, ci saranno altri grandi dell’epoca a fargli da maestri come Billy Cobham e i fratelli Becker. Negli di studio a Boston conosce poi Pat Metheny e sarà proprio quest’ultimo a consigliarlo a Bobby Colomby che all’epoca cercava un sostituto per la sua band i Blood, Sweat and Tears. Parte una collaborazione di 2 anni, ma il vero punto di svolta è la chiamata di Miles Davis.
Durante una delle esibizioni del 1978, Miles Davis va ad ascoltare Mike Stern. Da una parte un mito, dall’altra un giovane che si faceva strada nel mondo della musica; da una parte Davis che usciva da un periodo di autoisolamento musicale, dall’altro un chitarrista che aspetta il punto di svolta. Un salto dello squalo, in termini positivi, che arriva nel 1981 quando Miles Davis propone un ingaggio a Mike Stern.
I due collaboreranno 3 anni che risulteranno essere molto proficuo e pubblicheranno gli album Man with the Horn, Star People e We Want Miles. Il periodo successivo è segnato dall’incontro con Jaco Pastorius con il quale sarà in tour fino al 1984.
Il momento per l’album solista di debutto arriva nel 1986 quando Mike Stern pubblica Upside Downside a cui partecipano gli amici che fino a quel momento avevo attraversato la sua carriera. Il primo lavoro personale in cui Stern comincia a mostrare davvero il suo modo di fare chitarra, è lui qui in protagonista.
Un suono, il suo, che sa alternare con grande equilibrio atmosfere soft e ritmi più veloci, lo swing di Wes Montgomery e il rock psichedelico di Jimi Hendrix. Non a caso Guitar Play Magazine, una delle più importanti riviste di settore, lo ha nominato nel 1993 come miglior chitarrista dell’anno.
Da allora la sua carriera e bravura è andata solo in crescendo, diventando appunto uno dei migliori chitarristi jazz della sua generazione., Ha all’attivo 17 album e di questi 3 –Is What is it, Between the lines e Voices– gli sono valsi anche tre nomination ai Grammy Award.
È sposato con Leni Stern, anche lei voce e chitarrista jazz che si esibisce con la sua band. In Italia l’ultimo concerto risale allo scorso 28 ottobre, quando si è esibito al Blue Note di Milano, uno dei migliori locali jazz della città.
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