Gli Afro Celt Sound System sono uno storico collettivo che propone un mix di blues e di folk proveniente da diverse tradizioni.
La forza della musica proposta dagli Afro Celt Sound System è proprio l’eterogeneità, uno stile che miscela blues e floklore proveniente da varie parti del mondo. Si tratta di uno storico collettivo africano, europeo e indiano, attivo dal 1995, e che suona world music. Come suggerisce il nome del gruppo, la musica degli Afro Celt Sound System unisce folk celtico con la musica tribale africana.
Tuttavia, le influenze sono molteplici, includendo anche elettronica, tiro hop, e techno, che danno una dimensione più contemporanea alla loro musica. Gli strumenti principali che usano i componenti della band sono la kora (uno strumento a corda), i seintetizzatori, i tamburi, come il djembe o il dhol, le cornamuse, e uno xilofono africano chiamato balafon. La chitarra di Simon Emmerson, il leader della band, domina su tutto.
La musica originale degli Afro Celt Sound System, tra celtica irlandese e tribale africana
La scorsa estate, il gruppo multiculturale ha fatto tappa anche al Catania Summer Fest, incantando il pubblico presente nella piazza del Palazzo della Cultura. È stata la prima data del loro tour europeo, e per l’occasione ha presentato pezzi del nuovo album in studio, “Ova”, uscito poche settimane fa. Ma non solo, perché il live ha rappresentato un nuovo inizio.
Gli Afro Celtic Sound System, infatti, non salivano su un palco da diverso tempo. Ora, dopo la scomparsa del fondatore Simon Emmerson, hanno ripreso in mano le redini della loro carriera, guidati dal cantante polistrumentista N’Faly Kouyate, nato in Guinea, e del percussionista indiano Johnny Kalsi.
La formazione multietnica degli ACSS
In questa orchestra multietnica fanno arte il malesiano Kalifa Konē. E poi troviamo la cantante ballerina Fanta Yayo, svedese di adozione, Éric Renwart, produttore belga, Miadcahlughain O’Donnell, flautista irlandese, Robbie Harris, percussionista irlandese, e Matt Brashford, anche lui originario dell’Irlanda. Il collettivo è nato nei primi anni ’90, per volere del musicista produttore Emmerson, innamorato sia della musica celtica che di quella africana.
Ritmiche afro blues e folk celtiche si amalgamano in un mood contemporaneo e fresco, grazie all’elettronica, i testi sono cantati in varie lingue, tra cui gaelico, inglese e africano. Molti artisti hanno collaborato con il collettivo, tra cui Sinead O’Connors, Noussa Sissoko e Griogar Labhruidh.
A proposito di musica multiculturale, in Italia abbiamo Daniela Pes, artista che mescola elettronica ambient e folk, con canti frammentati ed eterei. Una musicista di grandissimo talento giunta al primo album “Spira”, opera di grandissima fattura che ha destato l’attenzione di critica e pubblico.