Ci sono Live che sono entrati nella storia e altri invece di cui non sappiano neanche l’esistenza semplicemente perché sono stati un fiasco totale.
Cosa sarebbe la musica e la sua industria se non ci fossero i live. Il cantare dal vivo rappresenta la prova del nove per gli artisti oltre che il modo migliore che -almeno fino all’arrivo dei social- avevano per entrare in contatto con il proprio pubblico e testare le loro reazioni alla produzione create.
Ma il concerto è anche il modo che gli artisti hanno per mettere in scene, se c’è, la loro parte più teatrale. Così nascono tour che diventano delle vere e proprie opere che girano il mondo; tour e in particolare alcune tappe che sono entrate nella storia della musica come il Live at Wembley dei Queen del 1986 o quello a Rio dell’anno precedente -entrambi diventati diventati dei dvd da collezione- o ancora il Live at Pompei dei Pink Floyd e che dire poi di Woodstock entrato nella storia della musica live e dei festival o, ancora, il Live Unplugged dei Nirvana negli studi di MTV a New York.
Allo stesso modo, così come ci sono concerti iconici altri neanche si conoscono. Dei veri e propri flop finiti nel dimenticatoio eppure protagonisti sono brand ed artisti che hanno davvero lasciato il segno.
I 5 concerti più disastrosi di sempre
Nel 1973 i Genesis si esibiscono alla Massey Hall di Toronto; all’epoca la band i Peter Gabriel apriva i concerti di un certo Lou Reed e anche il gruppo si era fatto un buon nome. Tanti i fan accorsi all’esibizione e furono proprio loro a creare trambusto; tra i fan dei Genesis e quelli di Reed non scorreva buon sangue cominciarono i battibecchi che finirono in rissa collettiva e insulti gratuiti a Tony Banks.
Il 14 gennaio del 1978 i Sex Pistols si esibiscono per l’ultima data del tour americano. Erano al Winterland Ballroom di San Francisco e purtroppo quello è ricordato che il peggiore concerto della band britannica; quello fu di per sé un tour segnato dai litigi trai membri, quel giorno però a risentire fu la musica. Sid Viscius era completamente fuori controllo a causa dell’eroina, mentre Rotten sfogava la sua frustrazione contro il pubblico. Un concerto che fu solo rumore e che segnò la fine della band che non è più salita su un palco.
Non è iniziato nel migliore dei modi neanche la carriera live degli U2. Nel Luglio dell’82 la band irlandese apriva il tour dei Police che in quella circostanza si esibivano nello stadio vicino New Castle. Un Bono Vox su di giri ruba una bandiera dal pubblico e si arrampica sull’impalcatura ancora bagnata con il rischio di cadere; non contento invita poi una ragazza a salire sul palco. Insomma i leoni d’Irlanda presero il sopravvento sui Police che invece mantennero un profilo bassissimo.
Anche gli Zeps e i Pink Floyd nella classiffica
Sapevate che anche i Led Zeppelin hanno preso parte al Live Aid del 1985? Fu la prima apparizione della band a cinque anni dalla morte di John Bonham, ad accompagnarli sul palco ci furono per l’occasione niente meno che Phil Collins e Tony Thompson degli Chic, tuttavia proprio loro due non si rivelarono degni sostituti anzi sembrarono così impacciati e senza neanche conoscere i brani degli Zeps. Jimmy Paige aveva una chitarra non funzionante e Robert Plant praticamente senza voce. Il risultato fu così disastroso che la loro esibizione è stata cancellata dal video finale del concerto.
Chiudiamo con un concerto un po’ iconico un po’ pieno di polemiche. Il 15 Luglio del 1989 i Pink Floyd si esibiscono nell’incantevole cornice della laguna veneziana; palco galleggiante e 200mila persona accorse a Piazza San Marco e vicoli affini per ammirare lo spettacolo. Questo di per sé fu grandioso eppure un po’ di polemica dietro se la porta. Purtroppo il piano della band non fu supportato bene dall’amministrazione comunale con un’organizzazione che fece acqua da tutte le parti. La band impeccabile come sempre, regalò grandi emozioni in musica che però nulla poterono contro la devastazione che i fan portarono in una della piazze simbolo ma anche più delicate del nostro Paese.