Sale l’attesa per il Festival di Sanremo, sul palco Diodato, uno dei favoriti per la vittoria, canta la canzone “Ti muovi”: di cosa parla il testo.
Il Festival di Sanremo sta per iniziare. Quella del 2024 sarà la 74esima edizione, per una storia lontana nel tempo e che ha consegnato alla musica italiana tantissimi capolavori entrati nell’immaginario collettivo. Tra artisti esordienti o conosciuti solo dai più giovani, ci sono altri artisti molto attesi e che, secondo i pronostici, sono tra i favoriti per la vittoria.
Tra questi ci sono i Negramaro, che tornano in giara all’Ariston dopo quasi 20 anni, oppure i Ricchi e Poveri, che vinsero un festival negli 1985 con la loro “Se m’innamoro”. Altro favorito è Diodato, il quale torna a calpestare il palco di Sanremo per la terza volta. Tra l’altro, festeggia anche i 10 anni dalla prima partecipazione, nella categoria “Nuove proposte”.
La canzone che Diodato porterà a Sanremo si intitola “Ti muovi”, di cosa parla il testo
“Ti muovi” è il brano che Diodato poterà in gara e, come riferiscono i critici che hanno avuto modo di ascoltarla in anteprima, segue la scia del suo cavallo di battaglia, “Fai rumore”, con cui ha vinto il Festival nel 2020. Del nuovo pezzo, lo stesso cantante afferma di averlo scritto pensando subito a un suo eventuale arrangiamento per orchestra. “Cosa ci fai qui, non vorrai mica deludermi, hai sciolto le catene che abbiamo stretto insieme, per tenerci lontani”.
“A volte pensiamo di aver superato delle cose ma non è così” riferisce Diodato, proseguendo “quando succede c’è il rischio che tornino a muoversi dentro di noi”. “Ti muovi” è una canzone che parla di energia vitale e che racconta una sorta di viaggio interiore. Musicalmente si tratta di una ballata profonda, una delle poche presenti in gara. “Me lo ricordo bene, il nostro tempo insieme, me lo ricordo, anche se sai che inutile, tu ancora ti muovi, qui dentro di muovi”.
Il testo del nuovo brano sanremese di Diodato
Secondo l’artista, il suo brano si ricollega alla grande tradizione sanremese, con la classica struttura all’italiana, tanto amata anche all’estero. “Ho un ottimo rapporto con il Festival, poi quest’anno ho tanti amici, spero di divertirmi. Una settimana lì vale un anno di vita” rivela “tutto è frenetico, non si ha un attimo di tregua”.
“Cerchi l’ultima parte di me, che crede ancora che sia possibile, davvero è questo quel che vuoi, un sorso di veleno e poi, un altro gioco di parole, un’altra dose di dolore”. Con sé, Diodato porta la sua chitarra, compagna di vita, perché la scintilla per una nuova canzone può scatenarsi in qualsiasi momento. “Ti muovi” è scritta da Diodato, e ciò conferma le sue doti cantautoriali. Un brano su una ricerca interiore, che presenta un ottimo testo.