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Musica

“Europapa” il brano dei Paesi Bassi all’Eurovision è un mix di euforia e malinconia: Joost Klein parla al cuore degli europei

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Andrea Cerasi

I Paesi Bassi tornano a cantare nella propria lingua con l’irriverente Joost Klein e la sua “Europapa”: canzone dance europeista.

Joost Kein rappresenta i Paesi Bassi (Blueshouse.it)

Nato come blogger e influencer, Joost Klein si è fatto conoscere dal pubblico olandese aprendo un canale social molto seguito, nel quale caricava video di ogni genere, dai documentari agli sketch comici, dalle sue prime prove canore alle prese in giro. Poi, nel 2016, la svolta: Joost ha deciso di dedicarsi completamente alla musica, diventando un popolare rapper.

In carriera ha pubblicato ben otto album, nessuno dei quali ha scalato le classifiche, pur ottenendo ottime visualizzazioni. Il piazzamento migliore è arrivato con l’ultimo lavoro, “Frylân”, uscito nel 2022, ma ciò gli è bastato per prenderlo in considerazione dalla Commissione per presentarlo al prossimo Eurovision di Malmö. Annunciato lo scorso dicembre sull’emittente televisiva olandese Avrotros, Joost Klein rappresenterà i Paesi Bassi con la sua “Europapa”.

L’irriverenza di Joost Klein: la sua “Europapa” è un omaggio all’intera Europa

Videoclip di Europapa (Blueshouse.it)

Pubblicato lo scorso 29 febbraio, il nuovo singolo del 26enne Joost Klein è un omaggio all’Europa, un brano dance anni ’90 che presenta alcune parti cantate in italiano, tedesco, francese e inglese, ma il testo è quasi completamente in lingua olandese. E così, i Paesi Bassi tornano a cantare nella propria lingua, cosa non proprio scontata, a guardare lo storico dell’Eurovision.

“Europapa” è un brano veloce, conciso, che riporta indietro nel tempo. Quest’anno, sul palco della Malmö Arena gli anni ’90 tornano prepotenti, non solo con i Paesi Bassi, ma anche con l’Austria e la sua rappresentante, la cantante ballerina Kaleen, che farà ballare tutti con il brano “We Will Rave”. Così come Kaleen, anche Joost Klein porta un pezzo dalle forti sonorità techno anni ’90.

Tuttavia, il testo, e relativo videoclip, è dedicato a tutti i paesi del Continente, perciò in perfetta sintonia con il significato del Festival. A livello personale, “Europapa” è un omaggio al papà, descritto da Joost come un grande viaggiatore. Le liriche raccontano il viaggio di un orfano in giro per l’Europa, alla costante ricerca di se stesso, perduto tra le braccia dell’amorevole Continente.

Il viaggio in giro per l’Europa alla costante ricerca di sé

“Europapa è un omaggio a mio padre, quando mi ha cresciuto, mi ha trasmesso una visione ampia del mondo”, ha rivelato lo stesso autore. Inoltre, Joost ha aggiunto che la canzone mescola dolore e gioia, e trasforma il dolore in euforia. “A prima vista, sembra un’esibizione molto felice, ma oltre a questo ci sono sangue, sudore e lacrime, e alla fine ci si commuove”.

Prodotto da Teun de Kruif, con il contributo speciale di DJ Paul Elstak, uno dei fondatori dell’hardcore danzereccio, “Europapa” potrebbe mettere in difficoltà la nostra Angelina Mango, in gara con la sua “La Noia”, che sta spopolando in rete. Il significato del brano olandese è più profondo di quanto possa sembrare, inoltre parla dritto al cuore di tutti gli europei.

“Benvenuto in Europa, rimarrò qui finché non morirò. Siamo tutti uniti. Prendo l’autobus per la Polonia, poi il treno per Berlino”, recita il testo, “voglio andare a trovare gli amici in Francia e poi a Vienna. Ho perso tutto tranne il tempo”. Il testo prosegue a elencare altri paesi e città, ma il protagonista si sente sempre solo, alla costante ricerca di sé.

Insomma, un mix di malinconia e di euforia che rischia di battere tutti al totoscommesse, persino la canzone della Croazia, “Rim Tim Tagi Dim”, di Baby Lasagna, che può essere intesa alla stessa maniera, presentando una doppia anima, musicalmente scherzosa, liricamente più profonda, visto che anche questa parla del senso di smarrimento dei giovani europei.

Andrea Cerasi

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