Geolier, se c’è una cosa che il cantante fa sempre è questa: “È sbagliata, ma mi rende felice”. Curiosi di scoprire a cosa si stava riferendo?
Geolier – nome d’arte di Emanuele Palumbo – è il rapper italiano di cui tutti, da un mese a questa parte, stanno parlando. E il motivo non è poi così difficile da intuire. Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, per il giovane, si sono letteralmente spalancate le porte dello spettacolo.
Nel corso dell’ultima edizione della kermesse canora, il suo brano “I p’ me, tu p’ te“ contribuiva a smuovere gli animi come, prima d’ora, nessun altro singolo aveva mai fatto. Tra i fischi ottenuti al termine della vittoria della serata delle cover e la seconda posizione nella classifica finale (al netto del 60% dei voti ottenuti da casa), il partenopeo è sicuramente riuscito nell’intento di farsi notare.
Il cantante, nella vita, è un giovane di 23 anni con un grande sogno: quello di far conoscere la propria musica a quanta più gente possibile. Per raggiungere i suoi intenti, tuttavia, Geolier si è imposto un unico “mantra” che non arriverà mai a tradire. Un principio che, a suo dire, ha guidato e guiderà la sua intera esistenza.
Dopo l’esperienza sanremese, Geolier non potrebbe essere più pronto ad affrontare il caotico (ma altrettanto attraente) panorama della musica italiana. Pur dichiarandosi intenzionato a non rinunciare alla parte più vera ed autentica di sé: quella che, da sempre, guida ogni sua giornata.
In una recente intervista, il rapper classe 2000 si esprimeva così: “Il sentimento è fondamentale nelle mie giornate. Faccio decidere sempre a lui“. Un’attitudine che il cantante non ha mancato di relazionare proprio alle sue origini napoletane. E che, a suo dire, non ha la benché minima intenzione di perdere.
“Seguo sempre il cuore – proseguiva Geolier nell’intervista -. Il cuore, spesso, ti fa fare scelte sbagliate, ma che sono quelle che vuoi. Perciò ti rende felice“. Un mantra, stando alle sue parole, a cui il secondo classificato del Festival di Sanremo 2024 non intende rinunciare per nessuna ragione al mondo.
Alla serata delle cover aveva duettato con Alfa, interpretando il suo iconico brano “Sogna ragazzo sogna“. Ma quando si è trattato di difendere un giovanissimo come Geolier dai fischi che il teatro Ariston gli ha riservato, il celebre Roberto Vecchioni non ha esitato neanche per un secondo.
“Ha cantato una canzone non semplice, che tratta un tema importante“, ha fatto notare uno dei maestri della musica italiana. Dicendosi completamente in disaccordo con il trattamento che pubblico e sala stampa hanno riservato al rapper. “Secondo me c’è dell’invidia – ha chiosato, freddando tutti, Vecchioni -. Napoli è una delle città più immense del mondo. Lì hanno inventato la musica“.
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