Il secondo classificato di Sanremo 2023 è un vero campione: cosa è riuscito a fare. Amadeus aveva capito già tutto
Negli ultimi anni la musica italiana si è evoluta, è cambiata, ha mostrato nuove tinte e sound, proponendo generi nuovi e forse di rottura con il pop ed il rock a cui siamo stati abituati per lungo tempo. Questi sono intramontabili ma incalzati da flou che in poco tempo sono riusciti a ritagliarsi uno spazio di non poco conto nella scena musicale di casa nostra.
Ci riferiamo al rap, al trap e all’hip-hop, generi amati dai giovani ma non solo. A dirlo sono le classifiche di gradimento e di ascolto. I grandi “classici” non mancano ma ad imporsi sono nomi nuovi con i loro sound. Tra tutti c’è quello di un giovane che si è fatto apprezzare dal grande pubblico a Sanremo 2023 e ha raggiunto un record assoluto.
Secondo classificato a Sanremo 2023, solo dopo Marco Mengoni con “Due Vite” ed un exploit così forte ed intenso che forse nemmeno lui avrebbe immaginato. Parliamo di Lazza, pseudonimo artistico di Jacopo Lazzarini, classe 1994 che nello scorso anno si è aggiudicato un record assoluto in fatto di musica.
A conferirlo è stato Spotify Italia. È suo, infatti, il primo posto con “Cenere”, la canzone presentata a Sanremo, per gli ascolti nel 2023 sulla piattaforma online. Il brano scritto da Lazza in collaborazione con Dario Faini, meglio conosciuto come Dardust e Davide Petrella, Tropico, è stata trasmessa a dismisura durante tutto l’anno in Radio, nelle trasmissioni tv e scelta dagli utenti per ascoltarla in streaming attestandosi come la canzone italiana più ascoltata in assoluto.
A seguirlo altri artisti che arrivano dalla stessa scena di Lazza che mischiano il pop con il rap, il trap e l’hip-hop. Sfera Ebbasta, Capoplaza e Geolier che, come il collega, è arrivato sul palco dell’Ariston, nell’edizione di quest’anno spopolando con “I p’ me, tu p’ te”.
Amadeus negli anni in cui è stato alla conduzione di Sanremo ha ben compreso che i tempi sono cambiati e che il pubblico richiedeva che anche una kermesse storica e tradizionale come il Festival della musica italiana accogliesse quelle che sono le nuove tendenze musicali. Il conduttore ha saputo interpretare queste richieste accogliendo sul palco dell’Ariston proprio artisti come Lazza e Geolier e ancora prima i Maneskin. Il risultato? Non solo le classificazioni alte, secondo posto per i primi due e addirittura vittoria per la band romana, ma una consacrazione verso il pubblico generalista mai avvenuta prima.
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