Nel 1997 il giovanissimo Filippo Neviani, in arte Nek sbanca tutte le classifiche con il brano Laura Non c’è. Il retroscena
Nell’inverno del 1997 l’Italia musicale viene, letteralmente, scossa, quasi ribaltata, da un brano nato quasi per caso. Un brano che, ancora oggi, già della prime note, viene cantato a squarciagola. Parliamo di un brano che viene presentato alla 47° edizione del Festival di Sanremo. Una edizione che resta agli annali per la direzione artistica, composta da mostri sacri come Pino Donaggio, Giorgio Moroder e Carla Vistarini. E presentata dal grande Mike Bongiorno in collaborazione con Piero Chiambretti e Valeria Marini.
Il Festival viene vinto, a sorpresa, dai Jalisse con il brano Fiumi di Parole. Ma il vero vincitore in termini di successo, di vendita e di “tormentone” è il giovanissimo Filippo Neviani, al tempo 24 anni, meglio conosciuto come Nek. Il brano è, ovviamente, Laura Non C’è. Una canzone entrata talmente in profondità nella cultura di massa da aver dato vita ad un film, interpretato da Gigliola Aragozzini la figlia del Patron del Festival dal 1989 al 1993 a tre cover rispettivamente in greco, tedesco e olandese. Oltre a tre versioni in inglese, spagnolo e in italo-francese
Nek svela la storia di Laura Non c’è
Un successo planetario di cui, a 27 anni di distanza, lo stesso Nek rivela alcuni particolari sconosciuti. E lo fa in una lunga divertente e divertita intervista a Radio Deejay un’intervista dalla quale emergono due dati clamorosi. Il primo. Il brano viene composto quasi di getto e in emergenza. Nek, infatti, viene avvisato a pochi giorni dalla scadenza delle selezioni che farà parte dei cantanti in gara. Doveva presentarsi con un altro brano ma al suo produttore non piace e lui compone, come detto di getto, le note ormai famosa. La prima versione però non ha “Laura” come protagonista.
Laura arriva solo dopo il primo ascolto da parte Massimo Varini e Antonello De Sanctis, gli autori del testo, che la inseriscono per questioni di metrica. Di fatto la tanto cantata e decantata Laura non c’è davvero, non esite, è solo il frutto della fantasia degli autori che danno forma e sostanza ad un concetto. Del resto, spiega sempre Nek nell’intervista, chi è che nella proprio formazione emotiva non ha avuto una “Laura” con cui confrontarsi e con cui giocare a scacchi, come nel videoclip che accompagna il brano, per poi costruire un parte fondamentale della propria personalità. Nel caso di Nek la costruzione di una lunga carriera fatta di successi e riconoscimenti