L’eredità artistica di Lucio Dalla non si ferma solo alla musica. Alcuni dei suoi brani più famosi e amati, hanno scandito anche le pagine e le immagini del cinema italiano.
Era il 4 Marzo del 1943 che per gli amanti della musica non è soltanto il brano più personale di Lucio Dalla, ma anche la sua data di nascita. Una data entrata nella mitologia del panorama artistico italiano che porta la firma di un musicista, compositore e paroliere di cui, a 12 anni dalla sua scomparsa, sentiamo la mancanza.
Ma Lucio Dalla non è stato solo cantautore. Stretto anzi strettissimo anche il suo rapporto con il cinema. Prima si accorgono di lui come attore i fratelli Taviani che lo vogliono nel ruolo di Ermano ne I Sovversivi. Qui interpreta un neo laureto che accompagna un amico ai funerali di Togliatti. Sei in tutto le pellicole in cui Dalla compare con una parte più o meno importante; l’ultimo ruolo del 2006 in Quijote di Mimmo Paladino e a dirigerlo, tra gli altri, c’è stato anche Pupi Avati.
È ovviamente attraverso la musica però che il rapporto con il cinema si fa profondo; tanti i registi che lo hanno voluto come compositore di colonne sonore, cui ha partecipato anche con brani inediti come Signore e signori, buonanotte in cui collabora con Antonello Venditti. Tanti, tantissimi invece sono i registi del cinema italiano che hanno voluto includere Dalla nelle loro pellicole attingendo al vasto repertorio del cantautore: da Cara a Futura passando per Anna e Marco, questi i brani più famosi di Lucio che si trovano al cinema.
Sono tanti i brani di Lucio Dalla ascoltati come colonna sonora dei film italiani, qui ripercorreremo quelli più famosi. A partire da L’anno che verrà la canzone scritta in forma epistolare che è diventato un vero e proprio manifesto di un periodo storico quello cioè degli anni di piombo e che troviamo in film come La Terrazza di Ettore Scola, Vacanze di Natale di Carlo Vanzina e Marrakech express di Gabriele Salvatores.
Le parole di Cara, ma anche di L’ultima luna, trovano posto in Borotalco di Carlo Verdone. Sempre in questa pellicola, che fa di Dalla un po’ il protagonista, sentiamo anche Futura, brano che si ritrova poi anche in Ti amerò…fino ad ammazzarti di Lawrence Kasdan una black-comedy di stampo italo americana in cui ad averla vinta sono soprattutto gli stereotipi.
Quante volte poi abbiamo provato a cantare Caruso? Con quella terrazza sul mare di notte che un quadro musicato e che troviamo in Tolgo il disturbo di Dino Risi. È cantata dai Tiromancino ma è di Dalla Com’è profondo il mare che troviamo nel film Paz! di Renato de Maria.
L’amore di Anna e Marco accompagna, invece, le immagini di Ricordati di me di Gabriele Muccino. In Hammamet Gianni Amelio ha incluso Piazza Grande cantata voce e chitarra dal figlio del presidente. Infine, La sera dei miracoli colonna sonora di Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto e del più recente C’è ancora domani di Paola Cortellesi.
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