Lorenzo Fragola, perché non si sente più parlare dell’ex vincitore di “X-Factor”: “Non mi sono controllato e ho perso tutto”

Lorenzo Fragola, perché non si sente più parlare dell’ex vincitore di “X-Factor” dopo tutti questi anni: “Non mi sono controllato e ho perso tutto”

Lorenzo Fragola è stato, senza ombra di dubbio, uno dei cantanti più apprezzati del panorama musicale italiano. Ha raggiunto il successo quando era davvero molto giovane, per la sua capacità di raccontare la vita e l’amore in un modo davvero dolcissimo e leggero. Contando solamente sulle sue forze, in questi anni è riuscito a conquistare una fetta di pubblico fedele che lo ha sempre seguito in ogni sua avventura, e che ha trionfato con lui per i suoi successi. D’altronde non è stato facile per lui, perché si è ritrovato a raggiungere il successo quando ha partecipato ad X-Factor, che come sappiamo, non è il programma di musica più seguito in Italia. Chi lo sa, magari se avesse partecipato ad Amici di Maria De Filippi avrebbe avuto un altro tipo di percorso, ma comunque sia Lorenzo ha dimostrato che quando hai il talento, quello vero, niente ti può fermare, perché dopo la conclusione di questo percorso televisivo, a cominciato una carriera davvero pazzesca.

Ogni canzone infatti ha sempre realizzato dei numeri incredibili, proprio per questo motivo non ci siamo spiegati il motivo della sua improvvisa assenza. Eravamo oramai abituati a vederlo, di tanto in tanto magari al festival di Sanremo, oppure in qualche programma musicale a presentare una nuova canzone. Poi all’improvviso le cose sono completamente cambiate e il suo pubblico ha dovuto fare i conti con un lungo periodo di silenzio. E, proprio in queste ore, Lorenzo ha deciso di rompere questo silenzio e di rivelare il motivo per cui ha deciso di allontanarsi dalle scene musicali e di prendersi un po’ di tempo per se stesso.

Lorenzo Fragola: perché è scomparso per tutti questi anni

“Mi ritrovai in gara al Festival di Sanremo a soli 19 anni, subito dopo X Factor. Ero stato in studio di registrazione una volta. Non sapevo neppure cosa stessi facendo. Ma la minaccia che si prospettava da parte di chi lavorava con me in quel momento suonava più o meno così: “Se non vai a Sanremo rischi di non poter fare questo lavoro a lungo termine“. Mettetevi nei panni di un diciannovenne: cosa avrei dovuto fare?” con queste parole rilasciate durante una intervista al Messaggero, Lorenzo ha ricordato quei ricordi che lui ha vissuto con molta ansia, dal momento in cui probabilmente non si sentiva pronto a compiere un passo così importante e così presto. Eppure lo ha fatto con grande maturità e tenacia.

Lorenzo non è certamente il primo artista a lamentarsi delle ingiustizie del panorama industriale musicale. Negli anni tanti ragazzi come lui si sono sentiti oppressi, sotto pressione e spremuti come limoni da persone che da loro volevano sempre qualcosa in più, senza dare la possibilità a questi artisti di esprimersi nel modo in cui meglio credevano ma soprattutto sentivano di essere. È proprio questo il modo in cui Lorenzo si è sentito in questi anni, in cui le pressioni da parte della sua casa discografica non hanno certamente aiutato il cantante ad uscire da periodi difficili, ad esempio come la morte di suo padre che è stata davvero una batosta per lui.

Lorenzo Fragola, l’appello ai “vertici del sistema”

Successivamente, Lorenzo ha ceduto e ha vissuto dei momenti davvero orribili, momenti che sono cominciati con la morte di suo padre, un evento che ha seriamente sconvolto tutta la sua vita. “Con la scomparsa di mio papà, nel 2021. Andai in terapia per risolvere gli attacchi di panico: ma quelli erano gli effetti di qualcosa di più profondo, una forma di depressione. E naturalmente c’entrava anche il lavoro“. E poi Lorenzo non ha finito qua, perché ha sganciato delle parole davvero molto pesanti riguardo questo mondo in cui si è ritrovato fin da giovanissimo: “In questo ambiente si è soli. C’è tanta competizione. Le posso garantire che il 90% dei colleghi usciti da un talent sono finiti in terapia: vuol dire che c’è qualcosa di endemico. Chi è ai vertici di questo sistema, a partire dai discografici, dovrebbe farsi un esame di coscienza: così ci portate all’esaurimento“.