Domenico Modugno e la scrittura di una delle sue canzoni cult affidata ad un volto tv. L’incontro e l’idea di fondo
È stato uno dei cantautori più amati del panorama italiano non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo. La sua voce, il suo aprire le braccia e cantare a pieni polmoni, la sua “Volare” conosciuta in ogni dove, hanno portato in alto la bandiera tricolore, non solo nel segno del jazz. Ha dominato la sua era e continua a farlo tutt’oggi ad oltre 30 anni dalla sua morte.
Parliamo ovviamente di Domenico Modugno, orgoglio pugliese e simbolo di un’Italia che crede nella pace, nella vita, nella libertà perché questi sono i messaggi che veicolano le sue canzoni. Sapete che nonostante molti dei suoi più grandi successi siano stati scritti da lui, ce n’è uno che non è stato steso di suo pugno? A scrivere per lui un noto personaggio tv. Scopriamo di chi si tratta.
Tra i grandi successi di Domenica Modugno, oltre all’intramontabile “Nel blu dipinto di blu” (qui trovi testo e significato), spicca “La lontananza”, canzone del 1970 non scritta dal cantautore pugliese. Il testo del brano, infatti, è stato steso per lui dall’attrice e paroliera Enrica Bonaccorti. Una liaison che a primo acchito può sembrare strana e che invece ha portato alla nascita di uno dei più grandi successi della storia della musica italiana.
Bonaccorti e Modugno si erano conosciuti nel corso dell’allestimento dello spettacolo teatrale “Mi è caduta una ragazza nel piatto” l’anno prima e da qui è nata la loro collaborazione con la canzone che è stata presentata al Cantagiro del 1970.
Pare che la Bonaccorti abbia scritto le parole di “La Lontananza” ispirandosi ad una lettera che era stata inviata proprio a lei. Un brano che ci racconta come la lontananza tra due innamorati non logora i sentimenti ma li rinvigorisce e che è stato scelto come colonna sonora del film “Il maschio ruspante” nel quale la Bonaccorti ha recitato.
“La lontananza esprime, secondo me, un grande sentimento d’amore, e possiede in sé una grande idea: il vento che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi” così Domenico Modugno raccontava della sua canzone sottolineando che l’idea non era sua ma di Enrico Bonaccorti che lesse al cantautore la lettera che le aveva scritto il suo ragazzo. “La afferrai al volo quando la Bonaccorti la lesse: la sviluppai e nacque la canzone”.
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