Nel 1980 Pino Daniele pubblica un disco che passa alla Storia, si tratta di Nero a Metà al cui interno compare un brano blues fondamentale, Nun me Scoccià
Nella seconda metà degli anni Settanta la musica italiana viene scossa, in senso positivo, da una nuova ondata. Un’ondata blues che si innesta tra la tendenza imperante, quella dei cantautori politcamente impegnati e la musica pop e da discoteca, totalmente avulsa a quel richiamo. Un’ondata che, di fatto, mette tutti d’accordo. Raccogliendo entrambe le istanze e portandole ad un livello superiore. L’esponente di punta di questa tendenza è Giuseppe Daniele, per tutti Pino al tempo poco più che ventenne.
Pino Daniele che tra il 1977 e il 1980 mette in fila tre capolavori assoluti del suo repertorio. Terra Mia, l’album di esordio, datato appunto 1977, contentente la title song; Pino Daniele, del 1979, con all’interno l’iconica Je So’ pazzo e Nero a Metà del 1980. l disco più maturo dei tre con brani passati alla storia come I Say i’ sto ccà, Voglio di più, il brano manifesto A me me piace ‘o blues e la suonatissima Nun me scoccià. Un disco che, peraltro, viene usato da Massimo Troisi come colonna sonora del film di esordio Ricomincio da Tre.
Nero a Metà è di fatto il primo vero disco Blues della canzone italiana moderna. E lo è già dal titolo. Titolo che non altro che una dedica all’amico di Daniele, Mario Musella. Il cantante degli Showmen morto poco prima dell’uscite del disco e ribattezzato appunto “Nero a metà”. Nero a metà percé figlio di madre napoletana e di padre Usa. Un disco dove, come accennato, il Blues è il filo conduttore. Un filo che si esplica già dal 45 giri che lo anticipa dove compare Nun me scoccià un brano totalmente blues sia nelle sonorità che nel testo.
Un testo dove il concetto di non essere disturbato, la traduzione letterale di Nun me scoccià e riferibile tanto ai vari stati d’animo che gli amanti del blues attraversano quanto nel dipanare la ricerca di serenità e tranquillità. Il tutto senza per forza essere etichettati e portati nel vortice dell’impegno politico. Impegno che Pino Daniele non rifugge ma che ritiene opportuno sviluppare in privato. Senza per forza inserirlo nella propria arte. Il disco ha un successo clamoroso, vende 300.000 copie, tantissime per il 1980. Dal 2015, anno della scomparsa di Pino Daniele, Nero a Metà e il gioiello Nun me scoccià è inserito nella lista dei cento dischi italiani più belli di sempre redatta dalla rivista specializzata Rolling Stones
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