“Pazza” di Loredana Bertè è la favorita della prima serata del Festival, ma non solo. Il motivo di un successo già annunciato
La classifica della prima serata del Festival di Sanremo 2024 svela solo le prima cinque posizioni favorite dalla sala stampa. Un voto che punta solo a premiare 5 dei 30 artisti in gara, per tutti gli altri non ci sono voti e classiche, “esclusi” a pari merito tutti gli altri. A trionfare all’Ariston è Loredana Bertè con la sua “Pazza” seguita da altre due donne sul podio: Angelina Mango con “La noia” e Annalisa con “Sinceramente”, al quarto posto Diodato con “Ti Muovi” e al quinto Mahmood con “Tuta Gold”.
La Bertè aveva raccolto tantissimi consensi positivi da parte della stampa già all’indomani del primo ascolto, in anteprima, riservato agli esperti del settore e ieri sera non si è smentita. Ha conquistato tutti. Ma perché la sua canzone piace così tanto?
“Pazza” di Loredana Bertè: un inno ad amare sé stessi
Quella di quest’anno è per Loredana Bertè la 12esima volta in gara al Festival di Sanremo ma nonostante questo l’artista di origini calabresi sa ancora distinguersi e fare la differenza. Per lei non contano gli anni di carriera, rimane fedele al suo stile grintoso e mai banale ma camaleontica al tempo stesso in grado di trasformarsi proponendo sempre qualcosa di nuovo e che cattura.
È stato così anche per “Pazza”, un brano autobiografico come la sorella di Mimì ha ricordato definendolo però anche universale. “È un inno e un manifesto ad amarsi – ha spiegato la cantante – Per tutti i folli liberi di essere sé stessi. Ed io, per la prima volta nella vita, invece di odiarmi, SONO PAZZA DI ME”.
È dunque un inno ad amare sé stessi quello cantato all’Ariston da Loredana, un inno un po’ urlato e graffiante, nel suo stile, che racconta un processo di stima ed accettazione per la propria persona che non è facile raggiungere.
Perché “Pazza” piace tanto
La canzone di Loredana Bertè piace perché va contro le classiche “logiche” tipiche da Festival di Sanremo in cui si portano sul palco canzoni che parlano d’amore, magari anche un po’ tristi e strappalacrime, relazioni sofferte e magari finite. “Pazza”, invece, scava nell’animo, quello di ogni persona che ascolta e invita a capire quello che c’è in sé e a conoscersi per accettarsi, un percorso non facile e che apre nuovi mondi.