A quanti è capitato che una canzone gli rimanesse bloccata in testa? Questo fenomeno ha un nome e delle cause: scopriamoli insieme.
Perché i tormentoni musicali si chiamano così? La risposta, apparentemente, è semplice: perché ci tormentano. E in effetti, soprattutto durante i mesi estivi, può capitare di ascoltare le stesse 4 o 5 canzoni trasmesse ossessivamente in radio o nei locali. In conseguenza di questo “bombardamento sonoro”, spesso e volentieri ci ritroviamo a canticchiare lo stesso motivetto di pochi secondi centinaia di volte al giorno.
Altre volte, invece, la causa sembra essere sconosciuta e una canzone ci si fissa in testa per un motivo che non ci è del tutto chiaro. Questo fenomeno prende il nome di earworm, che letteralmente significa verme nell’orecchio. Ebbene, a causa della gran diffusione che sembra avere, alcuni ricercatori sparsi in tutto il mondo hanno deciso di approcciare la questione.
Perché una canzone si fissa in testa? La scienza risponde
Ne sono usciti risultati interessanti, che si concentrano su fattori quali le cause del fenomeno, ma anche le caratteristiche tecniche e musicali che i brani devono avere per potersi “fissare in testa”, nonché sui metodi da provare per liberarsi di questo problema. Il primo grande studio sulla questione è quello guidato da Kelly Jakubowski della Durham University: esso ha definito le canzoni che rimangono in testa col nome scientifico di immaginazioni musicali involontarie (Inmi).
Inoltre ha isolato alcuni elementi caratteristici: la presenza di una melodia che sale e scende ripetendosi come nel caso di Moves Like Jagger dei Maroon 5 o della canzone per bambini Twinkle Twinkle Little Star. Ma anche quella di elementi spiazzanti che possano suscitare l’interesse e fissarsi nella memoria degli ascoltatori. A questi, secondo il docente di marketing James Kellarsi, si uniscono anche semplicità musicale e incongruità tra testo e musica e ritmo e metrica.
Come mi distraggo da un tormentone?
Altri studi si sono invece concentrati sull’area del cervello che interviene nel processo di “fissaggio” delle melodie, nonché nel tipo di memoria interessato: si tratta rispettivamente della corteccia uditiva primaria sinistra e della memoria a breve termine. La stessa area è quella che si attiva nel momento in cui connettiamo le melodie alle immagini, suscitando ricordi più vividi.
Al di là dei numerosi studi proposti sull’argomento, comunque, rimane una semplice domanda: come faccio a liberarmi di una canzone che si fissa in testa? Tra le risposte suggerite dagli esperti annoveriamo: ascoltare il brano incriminato per intero, ascoltare un brano diverso e che non presenti le caratteristiche del tormentone (ad esempio God Save The Queen dei Sex Pistols), oppure impegnare la memoria a breve termine in qualche modo, ad esempio ripetendo una parola a caso per più volte o masticando una gomma.