Il blues è considerato il primo vero genere di musica moderna, nel corso della sua lunga storia si è arricchito di vari stili.
La storia della musica blues è lunga e complessa. Dalle sponde del Mississippi, negli Stati meridionali degli Stati Uniti, il blues si è diffuso in tutto il mondo, arricchendosi di nuovi stili, contaminandosi con i canti folkloristici, dando vita a una famiglia composta da decine e decine di sottogeneri. Ma il blues è il padre di tutto ciò che conosciamo oggi.
Nato nella seconda metà del 1800, derivante dalla prima forma di musica gospel, lo spiritual, ossia canti religiosi cantati da solisti con l’accompagnamento di un pianoforte o di una chitarra (il gospel, ossia i canti corali da chiesta, nascerà soltanto negli anni ’20 del 1900), il blues ha dato origine alla musica popolare moderna.
Il blues, la prima forma di musica moderna: in oltre un secolo di vita ha generato vari stili
Dal blues e anche dal jazz, generi imparentati sorti nello stesso periodo, derivanti entrambi dai canti afroamericani portati nelle città di Memphis o di New Orleans, nascerà tutto quanto. Il blues e il jazz sono la scintilla che darà origine al rock ’n’ roll, allo swing, al soul, al pop, all’hip hop, al rock e all’hard rock, e a molto altro ancora. Tutto quello che abbiamo oggi nasce dal blues, la musica dell’anima.
Per mantenersi in vita, come ogni altra forma musicale, anche il blues ha subito una complessa serie di contaminazioni, arricchendo il suo percorso con una fitta serie di sottogeneri, diversi stili musicali che condividono la stessa radice. Se il primo blues era estremamente semplice, voce e piano, o voce e chitarra, per raccontare la vita difficile dei neri delle campagne, oggi si contano decine e decine di stili, alcuni molto complessi.
Ogni sottogenere ha le sue caratteristiche peculiari, il blues rurale del primo periodo getta le basi per il cosiddetto giro di blues, composto da 12 misure e tre accordi, ma questa forma subirà, nel corso dei decenni, mille stravolgimenti. Quali sono i vari tipi di musica blues? Sono infiniti, ne elenchiamo qualcuno.
I vari sottogeneri di blues: le caratteristiche principali
Il country blues è una delle forme più antiche, che vede l’unione del blues del delta con i canti folk degli Stati Uniti meridionali. I testi sono molto vicini a quelli originari del blues, quindi storie di vita quotidiana, ed è suonato con la chitarra acustica. E poi troviamo il jazz blues, la contaminazione tra i due padrini della musica moderna, che vede l’aggiunta di numerosi strumenti, come il sax, il contrabbasso o la batteria. In questo caso, il blues si fa più complesso.
Nei decenni successi nasceranno il boogie-woogie, ossia il blues dei locali degli anni ’30, veloce e divertente, suonato al pianoforte, e negli anni ’40 il be-pop jazz, anche questo caratterizzato da tempi veloci, studiato per divertire e per far ballare le persone. Quando nascerà il rock ’n’ roll, questo si sposerà subito con il blues, dando vita al rock blues, e poi in seguito all’hard rock blues e al blues Metal.
Invece, la contaminazione del soul, ossia i canti melodici pop afroamericani, darà vita al rhythm and blues (RnB), ossia una ballata blues, dal quale deriva anche il talking blues, un blues parlato, malinconico e ballabile. Ma di sottogeneri ce ne sono tanti altri, come il progressive blues, che fonde il prog rock con il blues classico, oppure l’acid blues, una forma psichedelica di blues, fino al gospel blues, la forma più religiosa e cantata da soli o in coro.
Tra l’altro, occorre anche considerare le diverse aree in cui si è sviluppato un sottogenere, ogni area geografia presenta caratteristiche proprie, tanto che gli esperti sono soliti parlare per sottogenere territoriale. Il blues della Louisiana, ad esempio, è diverso da quello di Memphis, così come il british blues è differente dal Chicago blues, e via dicendo.