Radio Italia a Napoli, Ghali sul piede di guerra dopo l’ultima ingiustizia subita: “Mi hanno escluso”. Arriva la smentita degli organizzatori del concerto
Ghali, in questi mesi, ha deciso di fare rumore. Dopo tutto il caos che è esploso per la Palestina, ha scelto di usare la sua popolarità per far sentire la sua voce, ad esempio anche al Festival di Sanremo ha deciso di portare un messaggio davvero molto importante. Proprio qualche settimana fa, ha deciso di volare dall’altra parte del mondo per poter fare qualcosa di concreto per quello che sta succedendo e che non lo fa dormire la notte:
“Nell’ultimo mese ho ricevuto migliaia di messaggi di supporto da persone che nel loro piccolo in questo paese hanno il coraggio di parlare. Vedo insegnanti e bambini nelle scuole italiane finalmente parlare di quello che sta succedendo. Persone di pensiero politico completamente opposti ma uniti da questa causa” ha dichiarato in un lungo post pubblicato sul suo profilo di Instagram. “Da voi ho imparato molto e per questo ci tengo a ringraziarvi. Usare la nostra voce per dire qualcosa contro lo sterminio di civili, compresi i bambini, in Palestina o per condividere le informazioni documentate da tutti i giornalisti che rischiano la vita e che l’hanno persa per mostrare al mondo questo massacro, è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento“. Insomma, ancora una volta, Ghali ha mostrato di essere in prima linea riguardo questa tematica che gli sta veramente tanto a cuore, e in cui si sta impegnando ripetutamente in prima persona.
Ghali e la sua protesta contro Radio Italia: “Sono stato escluso”
Nelle ultime ore, però, il famoso artista ha raccontato di essere stato tagliato fuori dal concerto Radio Italia Live di Napoli per via delle sue rimostranze pro-Palestina. Una dichiarazione che non è assolutamente passata inosservata, che ha fatto tanto rumore e che alla fine ha ricevuto una risposta, dal momento in cui per giorni si è parlato davvero molto male di Radio Italia e l’azienda ha rischiato veramente grosso. Insomma, questa situazione è durata per giorni, fino a che non sono arrivati i primi chiarimenti importanti.
Le parole di Ghali sono state rilasciate su un famoso canale, seguito da circa due milioni di persone, che si occupa proprio di raccontare il Medioriente e il Nord Africa e che dal momento in cui si è riacceso il conflitto tra Israele e Palestina ha deciso di concentrare tutta la sua narrazione in chiave pro-palestinese, diventando in questo modo uno dei canali di diffusione più importanti. E nella sua intervista, il noto rtista ha raccontato ai microfoni del canale straniero che la censura sarebbe partita dopo la sua scelta di far fare un minuto di silenzio “per tutte le vittime in Palestina” al pubblico in occasione dell’evento di piazza Duomo. “Sono stato punito per questo, perché dovevo fare uno show, per il 27 giugno, a Napoli, e mi hanno cancellato. Questo è successo due giorni fa. Sono deluso, scioccato e sorpreso, ma non mi pento“, ha sganciato così la bomba, lasciando davvero tutti senza parole. Infatti nessuno avrebbe mai potuto immaginare qualcosa di simile da Radio Italia, che è sempre stata una azienda molto seria. Infatti, la risposta, non è tardata ad arrivare, e pare proprio che le cose non stiano come tutti pensano.
Ghali escluso da Radio Italia? Rispondono direttamente gli organizzatori
Radio Italia però non ha proprio digerito queste accuse e ha deciso prontamente di replicare con un post che hanno pubblicato sui loro profilo social: “L’invito per Ghali era inizialmente previsto per l’evento di Napoli, in seguito, su insistenza dello stesso artista e del suo management, direttamente con il nostro Presidente, si era riusciti ad inserirlo nel cast di Radio Italia Live – Il Concerto a Milano, lo scorso 15 maggio. L’invito per Napoli è quindi automaticamente decaduto“. Dunque, la ragione a quanto pare non è chiaro dove sia, ma viene da pensare che ci sia stato un fraintendimento tra le due parti. Probabilmente non è davvero questo il motivo per cui Ghali si è ritrovato ad essere scartato, ma è facile pensare male in situazioni come queste.