Le canzoni che fanno impiego di riff creati con chitarre a 12 corde sono molte nella storia della musica: queste sono le più iconiche.
Nel corso della storia della musica, sono tantissime le canzoni che fanno largo impiego di riff creati dall’utilizzo di una chitarra a 12 corde. Si tratta di uno dei tanti processi di sperimentazione strumentale, prima ancora che sonora, adottati da tante rock band e tanti virtuosi della chitarra. I guitar heroes che hanno usato una chitarra a 12 corde sono tanti.
La storia delle chitarre a 12 corde è lunga, tortuosa, a volte sottovalutata, altre volte travolta da un successo senza tempo. Tra rock, hard rock, blues e pennellate folk, le chitarre a 12 corde hanno segnato importanti momenti musicali. In tutto questo, centriamo noi italiani, geni visionari, persino nella costruzioni di strumenti musicali.
Storia della chitarra a 12 corde attraverso alcune leggendarie canzoni e i leggendari chitarristi rock
Basandosi sulla nostrana tradizione mandolinistica, i liutai italiani, già alla fine del 1800, avevano sperimentato con le corde, creando i primi modelli di chitarra dalle corde raddoppiate. Altri, invece, ne affidano la paternità ai messicani. Comunque stiano le cose, le chitarre a corde doppie si sono diffuse in pochi anni, a cominciare dall’inizio del 1900, trovando terreno fertile tra i musicisti folk blues.
Negli anni ’40, questo strumento è già molto popolare, ma mancano le canzoni per renderlo immortale. E queste arriveranno solo con la creazione della musica viscerale, potente, aggressiva, che sarà battezzata con il nome di rock. Suonare una chitarra con 12 corde non è semplice, avendo soltanto due mani, e ciò mette a dura prova i singoli musicisti.
Tuttavia, il raddoppio delle corde permette di produrre suoni originali e di sperimentare maggiormente. Con l’invenzione della chitarra elettrica, le 12 corde entrano a pieno diritto nella storia del rock e dell’hard rock. Forse, il primo iconico riff di una chitarra a 12 corde, impiegato nella musica rock, è quello generato dal brano “When you walk in the Room”, dei Searchers.
Classici senza tempo suonati con chitarre dalle corde raddoppiate
Ci troviamo ancora in ambito beat, con la band inglese degli anni ’60 guidata dal vocalist John McNilly e dal chitarrista Mike Pender. I Searchers utilizzano una Double Six prodotta dalla Burns per comporre questa cover di Jackie DeShannon, pubblicata nel 1964 e inserita nel loro quarto album “This is Us”. Nello stesso periodo, però, la 12 corde è anche utilizzata da George Harrison.
Il chitarrista dei Beatles suona una Rickenbacker 360/12 e la usa per registrare diversi pezzi. Forse, il più emblematico è “If a Needed Someone”, traccia del clamoroso “Rubber Soul”. Sempre nel 1965, stessa chitarra, quella usata dai Byrds in “The Bell of Rhymney”, in particolare dal chitarrista Roger McGuinn. Mentre, nel 1967 sarà la volta di Jimi Hendrix.
“Hear my train a comin’” è una squisita canzone in acustico che riprende la tradizione blues. Si tratta di una chitarra prodotta a Londra dal liutaio greco Zemaitis. Nel 1971 l’hard rock è entrato nelle case, tra i padrini del genere troviamo i Led Zeppelin. La 12 corde è presente nei loro brani. Dovendone scegliere uno? Il più iconico, “Stairway to Heaven”, dove Jimmy Page suona una Gibson EDS-1275 a doppio manico.
I brani rock iconici suonati con chitarre a 12 corde
Anni dopo, nel 1975, i Pink Floyd utilizzano la 12 corde in “Wish you were here”, brano nel quale David Gilmour suona una Martin 12 corde, mentre nel 1976 è la volta dei leggendari Eagles con “Hotel California”, dove Glenn Frey e Don Felder utilizzano due chitarre a 12 corde, una elettrica e l’altra acustica, per costruire il mitologico riff del brano.
Suonando una Fender Electric XII, Peter Buck, chitarrista dei R.E.M., registra “Gardening ai Night”, uno dei primi brani della band americana, registrato sull’EP di esordio, pubblicato nel 1982. Nel 1986, in piena era sleaze metal, i Bon Jovi sfoderano la 12 corde nella grande “Dead or Alive”, nella quale Richie Sambora crea un polveroso riff country indimenticabile.
Nel 1989 è la volta di “Pride & Joy” del bluesman Stevie Ray Voughan, uno dei chitarristi più talentuosi della sua generazione, scomparso prematuramente. E nello stesso periodo, anche Tom Petty, con i suoi Heartbreakers, utilizza una Rickenbacker 620/12 per il brano “Free Fallin’”. Petty aveva già usato la 12 corde in altri brani.