Tragedia al concerto dell’ex Take That, Robbie Williams: la vittima sarebbe una donna che è morta mentre si allontanava a fine live.
Il tour australiano di Robbie Williams è stato purtroppo segnato da una grave tragedia, che si è verificata al margine dell’esibizione dell’ex Take That a Sidney. Una persona, una fan dell’artista, sarebbe morta in circostanze che al momento sono tutte da chiarire, dopo aver fatto un volo da sei file di sedili. A riferire l’episodio che ha segnato il live, sono in queste ore i media britannici.
Come invece segnala Rolling Stone Italia, quella che è avvenuta al concerto di Robbie Williams è la seconda tragedia in pochi giorni che avviene durante un live di una popstar. Appena una manciata di giorni fa, al concerto di Taylor Swift in Brasile, una fan della cantante era deceduta a causa di un arresto cardiaco.
Il dramma al concerto di Robbie Williams: come è morta la donna
La vittima dell’incidente avvenuto in coda al concerto di Robbie Williams a Sidney è una donna di circa settant’anni, che al termine dell’esibizione del suo beniamino, in base alle ricostruzioni, avrebbe tentato di arrampicarsi sui sedili per uscire più velocemente, invece di usare le scale. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, hanno stabilizzato la donna.
Questa è stata poi portata d’urgenza in ospedale con gravi ferite alla testa e messa in coma indotto. L’incidente che ha coinvolto la signora è avvenuto nella giornata di giovedì, mentre appena poche ore fa è arrivata la notizia che purtroppo la donna non era riuscita a salvarsi. L’ospedale St Vincent ha confermato che la donna era morta a causa delle serie ferite riportate.
Da quanto si apprende, il cantante ex Take That, autore di successo senza tempo come “Eternity”, “Angels” e “She’s the one”, si era esibito a Sidney davanti a 40mila persone. Al momento, Robbie Williams non ha commentato quanto accaduto nemmeno attraverso il suo profilo Instagram. Incidenti del genere richiamano l’attenzione sulle misure necessarie per garantire la sicurezza.
Queste notizie, infatti, non fanno bene né all’artista chiamato in causa, né a chi si occupa di organizzare questa tipologia di eventi: l’incolumità e la salvaguardia dei fan di una star dovrebbero essere al primo posto nella messa a punto dell’organizzazione di un evento.