Rose Villain svela perché scrive le sue canzoni: per lei una strada per andare oltre. La vita privata si intreccia con la musica
In molti non l’hanno mai sentita, altri l’hanno scoperta con l’annuncio dei Big in gara a Sanremo 2024 e tanti altri hanno imparato ad apprezzarla nel corso di questa estate grazie al singolo realizzato insieme ad Achille Lauro “Fragole”. Capelli blu, 34 anni, milanese ed una grande voglia di farsi conoscere raccontando la sua storia. Questa è Rose Villain, quinta artista italiana più ascoltata dell’anno su Spotify, davanti a lei solo Anna, Madame, Annalisa ed Elodie.
Rose è riuscita a lasciarsi alle spalle anche altri nomi del momento come Angelina Mango e artiste navigate come Emma e Alessandra Amoroso, con 2,6 milioni di ascoltatori mensili sulla piattaforma di streaming. Ora rivela il motivo per cui scrive le sue canzoni.
Riesce ad unire un pubblico variegato Rose Villain e a dirlo sono i concerti nei club dello Stivale programmati in questo dicembre quando ancora la partecipazione a Sanremo forse non esisteva nemmeno nelle idee. Grande partecipazione e voglia di scoprire dal vivo l’artista dai capelli blu. E lei con il suo pubblico ci parla come è successo sul palco dell’Orion Club.
Cantando in assolo “Fragole” ha svelato di aver perso in modo prematuro la mamma nel 2017 e quando lei scrive le sue canzoni pensa sempre a lei: “Quando scrivo canzoni, provo a trasformare la mia inquietudine in qualcosa di bello perché penso si debba dare valore alle ombre” ha rivelato la cantante aggiungendo: “Mio padre mi ha detto: ‘Ma le cose che scrivi sono romanzate. Perché tu sei felice, no?’”. La musica e la scrittura rappresentano per Rose la strada per esorcizzare le cose non positive che sono successe nella sua vita, segnata in famiglia da una storia di dipendenze.
Il 2023 per Rose Villain è stato sicuramente un anno da incorniciare ed il 2024 non sarà da meno con la partecipazione a Sanremo e tutto quello che ne conseguirà. Ma come ha iniziato? Facendo la vocalist per molte hit degli ultimi anni, dalle canzoni di Salmo, Guè Pequeno e Luchè che l’hanno scelta come voce femminile per arricchire i loro lavori. Panni che le hanno permesso di farsi conoscere ma che arrivati ad un certo punto le stavano stretti. Il duetto con Achille Lauro le ha dato modo di arrivare al grande pubblico e ora sappiamo che per lei sarà tutto in discesa.
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