Musica dance ma un testo dal forte ed importante impegno sociale. Onda Alta di Dargen D’Amico fa ballare, ma racconta di un tema centrale.
Nel 2022 alla prima apparizione sull’Ariston si fa conoscere al grande pubblico. Porta un brano dance, come nelle sue corse, e con quegli occhiali scuri e il ritmo nella voce si fa apprezzare, tanto che la sua Dove si balla si piazza al nono posto e diventa uno dei brani più ascoltati di quel Festival di Sanremo.
Dopo due anni Dargen D’amico è ritornato al festival della canzone italiana proponendo una canzone sempre dalle sonorità dance, ma con un testo che affronta un tema quanto mai attuale e importante. Di fatto, Onda alta è stato, insieme a Casa mia di Ghali, l’unico vero brano socialmente impegnato nell’anno del Sanremo delle hit da spiaggia.
Onda alta, analisi al testo della canzone
Tra gli artisti maschili che si sono alternati sul palco, Dargen è stato quello che anche con l’abbigliamento ha attirato di più l’attenzione. Non un caso certo, soprattutto il completo con gli orsacchiotti, perché tutto serviva a rendere maggiormente d’effetto il brano.
Onda alta è un brano in cui il cantante milanese affronta il dramma dei migranti. Un racconto sulla necessità di queste persona di affrontare il Mediterraneo anche in tempesta pur di arrivare a “riempire un frigo” e quindi il bisogno di trovare un lavoro e nel caso di vivere “una vita in incognito” perché nella maggior parte dei casi si parla di sbarchi e permanenze irregolari.
Il racconto di scappa dalla propria terra natìa, paga ingenti somme di denaro, per finire poi su barchini fatiscenti dove si deve stare farmi, non si può neanche parlare figuriamoci saltare -“sta arrivando, sta arrivando l’onda alta, siamo fermi, non si parla e non si salta“-. Tutto per impedire il capovolgimento delle imbarcazioni che segnerebbero la fine della vita perché anche i salvagenti sono in numero esiguo rispetto al numero di persone presenti -“siamo più dei salvagenti sulla barca“.
Dargen D’amico, le polemiche per aver detto la verità
La partecipazione di quest’anno sia per Dargen che per Ghali è stata segnata da polemiche anche aspre che, ad un certo punto sono sfociate in casi diplomatici. In coerenza con il brano presentato, entrambi gli artisti hanno usato il palco per lanciare messaggi importanti, chiarendo le loro posizioni anche rispetto ai testi.
E così Dargen ha chiesto più volte pubblicamente il cessate il fuoco a Gaza, mentre nel dopo Sanremo di Domenica In ha provato a spiegare meglio la situazione dei migranti e la necessità di un cambio di mentalità sugli sbarchi, salvo poi essere fermato bruscamente da Mara Venier. Lei non parla di censura, ma intanto il cantante ha snobbato l’invito in trasmissione di domenica scorsa.