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I 10 strumenti musicali più costosi al mondo

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Redazione

Da sempre la musica classica produce strumenti preziosi e di rara fattura artigianale: esistono degli esemplari che valgono anche milioni di euro, contesi nelle aste, nei musei e nelle gallerie d’arte.

La rarità di uno strumento musicale deriva dall’epoca, dalla cura al dettaglio e dalla ricercatezza di ogni componente, calibrato sapientemente per equilibrare resa estetica, suono e tratti esclusivi da collezione.

La domanda sorge spontanea: è possibile dare un valore a questi strumenti musicali, e in base a quali parametri?

Proseguendo con la lettura scopriremo insieme quali sono i 10 strumenti musicali più rari e costosi al mondo, in una carrellata tutta da ammirare intorno ai gusti e ai canoni di bellezza di ogni epoca.

In collaborazione con il sito Casse Senza Fili abbiamo collezionato i 10 strumenti musicali più rari e costosi, delle vere chicche che senza tempo, in un viaggio tra Stradivari, chitarre rock costruite dai grandi della musica leggera, pianoforti storici e leggendari che hanno dato la genesi a capolavori ancora canticchiati nella memoria di ognuno di noi.

Per stimare uno strumento musicale è necessario valutare alcune caratteristiche come:

  • La fattura artigianale
  • Se si tratta di un pezzo unico e delle sue versioni
  • I materiali impiegati
  • Il prestigio storico dei committenti o di chi lo ha prodotto
  • Resa estetica e musicale
  • La storia nei secoli
  • Le curiosità e le peculiarità inerenti allo strumento
  • Le condizioni attuali e lo stato di conservazione

Nonostante sia molto difficile quotare in denaro un qualcosa di inestimabile e storico, oltretutto intriso di valore affettivo, è possibile partire da una base a seconda di determinati parametri storico-artistici e di aumentare il valore a seconda della richiesta, durante le aste, i passaggi tra gallerie d’arte e serate in beneficenza.

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10° posto

Collochiamo la viola realizzata rigorosamente a mano da uno dei liutai più antichi al mondo, l’artigiano Gasparo da Salò.

È stata venduta all’asta USA per un valore di oltre 500.000$, una vera epoca d’arte risalente al periodo tra il XVI e il XVII secolo.

Si tratta di un artista poliedrico, un estimatore della bellezza a tutto tondo, figlio di artigiani ed esperti del mestiere.

Sotto le influenze del Lago di Garda e del parterre artistico presente al tempo, Gasparo da Salò produsse una preziosissima serie di violini, viole, violoncelli, liute e altri strumenti a corde, intagliati in ebano finissimo e caratterizzati da particolari barocchi e rococò come era di costume all’epoca.

La viola dell’artista è stata valutata con un prezzo così alto a causa delle finiture dello strumento, totalmente realizzate a mano e dalla fattura di rara bellezza: tutte le opere artigianali di Gasparo da Salò sono ricche di intarsi, arabeschi e decorazioni particolareggiate.

Una menzione speciale va fatta al suono di uno strumento affascinante come la viola, dal suono più rotondo e pieno del violino, conservato perfetto fino ai giorni d’oggi grazie a una cassa progettata nei minimi particolari.

9° posto

Collochiamo la chitarra modello O-M della De Luxe Authentic, uno strumento risalente al 1930 e prodotto dalla Martin Company in soli 15 esemplari di successo.

Lo strumento è appartenuto alla star della country music Roy Rogers e ha un valore di 550 mila $, mentre le sue varianti sono valutate all’intorno sui 110 mila $.

Qual è la particolarità di una chitarra di questo tipo?

Sicuramente non si tratta di uno strumento fatto in serie, ma curato nei minimi particolari per restituire quel suono caldo e avvolgente tipico della musica country.

I modelli di chitarre come questi sono unici e irripetibili proprio perché si tratta di limited edition che vengono centellinate dalla casa di produzione; si pensi che sono praticamente introvabili in tutto il mondo.

8° posto

Ricordiamo il violoncello di Gennaro Gagliano, un esemplare molto costoso che nel 2009 è stato ceduto all’asta americana per oltre 362.500 $.

I Gagliano sono un’antica famiglia di liutai napoletani di cui fa parte il capostipite Alessandro che fu allievo addirittura di Antonio Stradivari.

Gli strumenti musicali prodotti da questa famiglia di intagliatori sono delle vere chicche, molto apprezzati sia dagli esecutori che dai collezionisti di arte, soprattutto per quel legno caldo e quel colore arancio avvolgente, talvolta arricchito da frammenti e sfumature dorate e rossastre.

Il prezioso violoncello Gennaro Gagliano risale alla fine del 1700, nello specifico viene inserito nel periodo della carriera e della produzione del figlio del capofamiglia Alessandro, dal 1740 al 1780: si tratta davvero di un pezzo da grandi estimatori, attualmente stimato quasi 400.000 dollari e quotato anche da Christie’s come bene e oggetto prezioso.

7° Posto

Entriamo nel vivo del discorso con la chitarra Blackie Stratocaster di Eric Clapton, venduta all’asta di Christie’s per ben 960.000 dollari, una vera fortuna al pari di diamanti di primissima fattura.

Si tratta di un pezzo più unico che raro costruito personalmente dal musicista negli anni ’70, recuperando le parti di tre chitarre differenti.

Proprio per questo carattere esclusivo, questo strumento necessita di qualche pillola di storia, anche se cercheremo di rimanere sintetici per non annoiare i nostri lettori!

Eric Clapton da sempre sentiva il desiderio di possedere una chitarra tutta sua e di customizzarla secondo il proprio gusto: acquistò da Show Bad sei chitarre della linea Stratocaster degli anni ’50, al costo di poche centinaia di $.

Si narra che di questi sei strumenti, tre li regalò a nomi illustri come George Harrison dei Beatles, Stevie Winwood dei The Spences Dadid Group (famoso per il pezzo Gimme some lovin’) e Pete Townshend dei The Who.

Delle altre tre, Eric Clapton ne selezionò le parti migliori per confezionare da solo una chitarra su misura e tailor made che fece il suo debutto nel lontano 1973 al Rainbow Concert; lo strumento, iconico, accompagnò Clapton fino al 1985, data da cui non consentì più performance professionali.

Un vero pezzo unico da collezione, oggi quotato all’asta 960.000 dollari, un gioiello della musica rock che ha avi illustri e super cool.

6° posto

Mettiamo il pianoforte Steinway Z, appartenuto a John Lennon: probabilmente con questo strumento il musicista compose forse il capolavoro più immenso della cultura musicale, il brano Imagine.

John Lennon acquistò il pianoforte nel 1970 e nel 2000 George Michael se lo aggiudicò per ben 1,7 milioni di dollari all’asta; ai tempi, l’istrionico componente degli Wham dichiarò che il pianoforte valesse al 100% quella spesa folle, centesimo per centesimo di dollaro.

Si tratta di un piano a muro prodotto dalla Steinway & Sons dalle dimensioni compatte e contenute, di un colore legno noce molto chiaro e luminoso, con riflessi ambra e caramello.

Chi si aspettava un sontuoso pianoforte a coda, magari bianco come andava di moda negli anni ’70, non rimanga deluso e non venga ingannato dalle dimensioni ridotte del pianoforte di John Lennon, uno strumento milionario che custodisce al suo interno la genesi di uno dei capolavori della musica leggera di tutti i tempi.

5° posto

Collochiamo il violino Stradivary Tennant, uno degli strumenti più rari, preziosi e quotati di tutta la cultura musicale a livello mondiale.

Ci avviciniamo al podio, quindi l’asticella si alza: la costruzione artigianale del violino risale al 1699 e ha un valore di ben 2 milioni di dollari.

La curiosità che aleggia su questo affascinante strumento e sulla sua storia coinvolge la dama da cui prende il nome, una certa Lady Tennant.

Si narra che lo Stradivary fu acquistato all’asta nel 1900 da un misterioso uomo di affari scozzese, per il valore di un milione di dollari, molto probabilmente per omaggiare la sua dama.

In questa occasione il violino venne battezzato Lady Tennant, in onore della signora che lo ricevette in regalo.

Un pegno d’amore che costò davvero caro, potremmo dire oggi con linguaggio da veri economisti e con un pizzico di ironia che strappa un sorriso!

4° Posto

Proseguiamo la carrellata di strumenti costosissimi con un altro violino, sempre realizzato dal mastro artigiano Stradivari nel 1707: è stato valutato sui 3,5 milioni di dollari e prende il nome da Christian Hammer, un collezionista del 1800.

Dato che i prossimi strumenti musicali più quotati e rari al mondo di questa classifica saranno tutti Stradivari, è necessario fare una piccola postilla e una regressione storica di questo grande artista e artigiano del bel canto.

Antonio Stradivari fu il più celebre liutaio della storia della musica e visse a cavallo tra il 1600 e il 1700: le sue creazioni artigianali sono valutate tra le più rare e preziose al mondo, di inestimabile bellezza e resa estetica e melodica.

Per la produzione di viole, violini, violoncelli e altro, l’artista italiano utilizzava legno di acero dei balcani per il fondo della cassa e per il manico, e abete rosso per la tavola: si narra che Stradivari stesso scegliesse le migliori essenze legnose ascoltandone il tronco dell’albero, come se si parlassero in un dialogo vicendevole.

I violini di Stradivari sono appartenuti a musicisti e personaggi illustri della musica classica, come Niccolò Paganini e Gian Battista Viotti.

3° Posto

Ci troviamo finalmente al podio della TOP TEN degli strumenti musicali più quotati e costosi al mondo, in cui troviamo lo Stradivary Lady Blunt, un violino che si aggiudica tutte le medaglie, bronzo, argento e oro: viene quotato intorno ai 16 milioni di dollari e prende il nome dalla quindicesima baronessa di Wentworth, Lady Blunt, figlia di Lord Bayron.

Ci troviamo a corte, in un contesto nobiliare da favola, con questo strumento musicale che ha origini nel lontano 1721.

2° Posto

Saliamo sempre più alto nella classifica degli strumenti musicali più costosi e quotati con un esemplare da ben 20 milioni di dollari, il violoncello Stradivari Duport, costruito nel 1711 e di proprietà del collezionista Jean Pierre Duport nei primi anni del XIX secolo.

Attorno a questo violoncello di prestigiosa fattura aleggia una vicenda affascinante: si narra, infatti, che lo stesso Duport fosse in stretta amicizia con il comandante Napoleone Bonaparte e che gli lasciasse suonare lo strumento durante le serate di Gala.

Dato che è risaputo che il generale fosse maldestro nelle arti intellettuali, ne provocò un ammaccatura urtando la cassa con lo stivale: non si sa se questo sfregio regale lo abbia realmente danneggiato o abbia aumentato il valore e il prestigio del violoncello in questione!

È nel 1943 che il violoncello passa ad Auguste-Joseph Franchomme per ben 22.000 franchi e viene preso come modello dal celebre liutaio e intagliatore Jean Baptiste Vuillaume.

Il violoncello Stradivari fu suonato successivamente da Mstislav Rostropovich, il musicista che lo custodì dal 1975 fino alla data della sua morte nel 2007.

1° Posto

Siamo al primo posto di questa classifica della top 10 degli strumenti più costosi al mondo, con lo Stradivari MacDonald, una viola stimata ben 45 milioni di dollari.

Come mai è così costosa?

I motivi possono essere sintetizzati in alcuni punti cardine della produzione artistica di  Antonio Stradivari.

Come prima cosa, si tratta di una delle rarissime viole costruite dall’artigiano di cui si è a conoscenza: oltre a violini, violoncelli e contrabbassi, l’artista si occupò anche della confezione di bellissime viole, strumenti a corde con un suono più morbido e rotondo.

Si tratta di un oggetto così prezioso perché è stato costruito durante

il periodo d’oro di Antonio Stradivari, dal 1700 al 1720, un ventennio brillante e i cui prodotti attualmente godono di un’ottima conservazione.

La viola è appartenuta a personaggi illustri, come Godfrey Bosville, terzo barone di Macdonald, durante il 1820; successivamente nel 1964 è stata acquistata da Peter Schidlof del Quartetto Amadeus e attualmente i suoi eredi hanno messo all’asta lo strumento musicale.

Una conclusione doverosa

Abbiamo raggiunto una conclusione: ma è davvero possibile quantificare in denaro la storia e dare un valore economico a questi strumenti d’arte?

La risposta è affermativa, anche perché in questa lista non sono elencati solo pezzi da museo ma anche strumenti appartenuti a personaggi del rock come Eric Clapton che fanno gola ai più grandi estimatori e collezionisti, grandi battitori delle aste di tutto il mondo. Inoltre, dare un valore in denaro è fondamentale nel caso di aste di beneficenza e donazioni ad enti culturali, musei e gallerie d’arte.

Redazione

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